20 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Un verdetto gia scritto ratificato dalla rete

Grillo cancella dalla lista altri due deputati

Dopo uno scontro durissimo come non si era mai visto all'interno del Movimento, i due deputati Artini e Pinna sono stati espulsi dal M5S. L'imputazione era di non avere versato parte del loro stipendio, come nei patti. Ma i due hanno respinto l'accusa, sostenendo di essere in possesso delle prove.

Una cosa si può dire di questo ennesimo episodio di macelleria politica che si è perpetrato all'ombra di un blog che sta assumendo sempre di più le vesti funebri di una Inquisizione: il fallimento di Grillo e Casaleggio, qualunque sia il loro destino di leader, si chiama Internet, blog, rete.

I numeri scanditi da questa ultima tragicommedia in salsa grillina non lasciano adito a dubbi: 19.436 iscritti sono bastati per decretare la condanna politica di due deputati della Repubblica Italiana liberamente eletti. Due deputati che fino a poche ore fa hanno fatto parte di un movimento che alle politiche ha raccolto il favore di circa otto milioni di italiani fiduciosi di entrare a far parte di una forza nuova e innovatrice.

Otto milioni di italiani che hanno sposato con quel voto anche una utopia legata ad una grande speranza, che la rete potesse essere l'inedito veicolo di quella democrazia partecipata inutilmente agognata e sempre negata ai cittadini nonostante le promesse che si sono susseguite dalla fine della seconda guerra mondiale fino ai nostri giorni.

Ci sarà tempo per valutare le scelte politiche dei leader del Movimento5Stelle. Quello che invece possiamo fare oggi, immediatamente, è guardare alla realtà dei fatti e a quei circa 20mila pollici verso di neroniana memoria che hanno definitivamente mandato a morte quel sogno, al quale in milioni avevano aderito: il sogno di una nuova tecnologia messa al servizio della possibilità dei cittadini di poter finalmente far valere le proprie ragioni davanti ai potenti e ai prepotenti.

Oggi abbiamo ancora una volta toccato con mano che Internet, blog, rete possono inaspettatamente diventare sinonimo di processo sommario. Un processo senza difensori, dove in 20mila si arrogano il diritto di giudicare per 8 milioni di cittadini. Un processo alle cui porte per giorni hanno bussato altri deputati del M5S per gridare l'innocenza dei imputati. Un processo dove il sito di uno dei due imputati, dove potevano, a detta dei loro amici, reperire le prove della loro innocenza, è stato oscurato da mani misteriose. Misteriose, però, solo per chi non ha gli strumenti per sapere come sia facile manipolare quel magnifico, ma indifeso bene che si chiama rete.

Avete trascinato Internet, i blog, la rete in un medioevo popolato di streghe e di stregoni. Complimenti signor Grillo. Complimemnti signor Casaleggio.