Mineo: «Renzi verso una deriva antidemocratica»
Secondo Corradino Mineo, «il Governo è ormai completamente autoreferenziale». Ma la vice presidente della Camera Marina Sereni, dopo il risultato delle regionali, esorta il Pd alla compattezza. Intanto, il coordinatore regionale campano di Fi De Siano dichiara: «Per i moderati, l'unica opzione è Silvio Berlusconi»
ROMA - «Mi preparo a una lunga dissidenza. Qui sento puzza di regime: c'è un governo che considera la democrazia sostanzialmente pleonastica». Lo ha detto Corradino Mineo (Pd) intervenendo ad Agorà (Rai3). «In questo Paese c'è un governo del fare, come lo chiama Renzi - ha precisato Mineo - e ci sono due opposizioni, Grillo e Salvini, che mi fanno paura e che considero comunque perdenti, che sono l'alibi di un esecutivo che non si vuole confrontare più con nessuno. Questo governo non ha bisogno di nessun contributo e di nessun dibattito, ormai è autoreferenziale. Se Renzi non capisce che il Paese ha bisogno della democrazia, il problema è molto grave». Parlando della riforma elettorale, Mineo ha infine osservato: «Matteo Renzi ha già superato il patto del Nazareno: presenta una legge elettorale che serve soltanto al premier».
SERENI: ORA SERVE COMPATTEZZA - «Due uomini del Pd, Stefano Bonaccini in Emilia Romagna e Mario Oliviero in Calabria, da domani guideranno le rispettive Regioni. Lo faranno, ne sono sicura, con il senso di responsabilità e di equilibrio che li contraddistingue, mettendoci tutta l'energia e la competenza necessarie per affrontare i molti problemi delle loro comunità, a cominciare da quelli del lavoro, dello sviluppo, della riforma della politica». E' il commento sul risultato delle Regionali della vice presidente della Camera, Marina Sereni. «Chi oggi punta il dito sul dato, certo molto rilevante, dell'astensionismo - aggiunge - non ha alcun argomento per negare il risultato positivo del Pd che in pochi mesi ha conquistato alla destra quattro Regioni e confermato l'Emilia-Romagna al centrosinistra. Non è con le polemiche distruttive, né spargendo a piene mani dubbi e sfiducia che questo Paese riparte. Da noi, dal Partito democratico e dal governo, la maggioranza dei cittadini si aspetta serietà e unità di intenti per risolvere i problemi concreti delle famiglie, dei giovani, delle imprese».
DE SIANO: BERLUSCONI UNICA VIA PER I MODERATI - Intanto, per i moderati «veri l'unica strada» sarebbe quella di sostenere Silvio Berlusconi. E' quanto scrive, in una nota, Domenico De Siano, coordinatore regionale campano di Forza Italia, alla luce dei risultati delle elezioni regionali in Calabria ed Emilia Romagna. «Astensionismo e insuccesso? Parliamo del prezzo che paghiamo sia perché - ha sottolineato - è stato negato al presidente Berlusconi di poter scendere direttamente in campo, sia per la scelta, dettata dal suo forte senso di responsabilità, di dover dialogare con Renzi sulle necessarie regole del gioco. Circostanza, questa, che molti di quelli che oggi si stracciano le vesti, alcuni rimasti in sella anche dopo non aver brillato nella propria regione, hanno tenuto a far passare strumentalmente come inciucio contribuendo all'insuccesso». «Dov'erano - ha aggiunto De Siano - quelli che oggi chiedono la rivoluzione interna quando a beneficiare dell'organizzazione verticistica erano loro? A quel tempo andava bene che qualcuno si assumesse la responsabilità delle scelte?». «Sarebbe bene che si capisse una volta e per tutte - ha concluso - che l'unica strada percorribile è quella del sostegno al presidente nella riorganizzazione di un partito che vuole fortemente puntare tutte le proprie energie sul prevalere del nostro programma liberale, riformista anti-tasse».
- 19/09/2020 In Val d'Aosta la Lega «balla da sola»
- 19/08/2020 Giuseppe Conte in pressing sui 5 Stelle: «In Puglia e Marche maggioranza divisa è occasione sprecata»
- 19/08/2020 Carlo Calenda: «Alleanza PD-M5S è degenerazione totale della politica»
- 05/07/2020 L'appello di Francesco Boccia ai 5 Stelle: «Tagliate i ponti alle spalle e camminate con noi»