19 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Madia difende il bonus bebè

«Ogni gravidanza è un atto eroico»

«Dare 80 euro in più non vuol dire che non crediamo in asili nido»: lo ha affermato ai microfoni di RepubblicaTv il ministro Madia, sottolineando come il governo sostenga la maternità a 360 gradi e chi non lavora. E al sindacato chiede idee concrete

ROMA - Il bonus bebè non risolve la situazione delle famiglie, ma aiuta ad affrontare una serie di esigenze quotidiane. Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, in un videoforum su Repubblica.it, osservando che «oggi in Italia per avere dei figli devi essere un eroe, è diventato un evento straordinario e non ordinario e con quelle risorse riusciamo a fare qualcosa».

BONUS NON RISOLVE MA AIUTA - «Non credo che dire che il fatto che diamo 80 euro in più vuol dire che non crediamo negli asili nido, il problema della natalità è infinito e fa capire quanto la nostra società è blccata - ha aggiunto Madia - certo, il bonus non risolve ma aiuta molto, sostiene, perché un figlio è anche una spesa in più per tutta una serie di esigenze quotiane». Questa «è una delle misure a sostegno della maternità ed è in legge di stabilità, mentre nel Jobs act sosteniamo la maternità a 360 gradi per far sì che la scelta di fare un figlio sia ordinaria e normale». Il governo, ha proseguito, punta a «favorire il lavoro delle donne, ed evitare le discriminazioni».

SOSTENIAMO CHI NON LAVORA - Madia ha poi sottolineato che «Il sindacato dovrebbe aiutarci a capire come ogni norma è migliorabile». Il riferimento è alle critiche mosse dal sindacato al governo nella messa a punto di provvedimenti come la legge di Stabilità e il Jobs act. Con questi provvedimenti, ha aggiunto, «noi vogliamo dare diritti e sostenere chi non lavora».

DAL SINDACATO GIUNGANO IDEE PUNTUALI «La legge stabilità - ha proseguito - inizia un percorso parlamentare ed è in Parlamento che si discute e lì che le norme subiranno delle modifiche per essere migliorate quando serve. Io credo che la dignità al Parlamento si dà quando si dice al Parlamento che le discussioni possono cambiare le cose». E adesso «il sindacato deve far arrivare delle idee puntuali, concrete».