28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
La Cgil a Renzi

"Il premier pensi all'occupazione, non ai complotti"

Il sindacato guidato da Susanna Camusso redarguisce il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e lo invita a riflettere sugli errori commessi dal suo Governo piuttosto che alle ipotesi di complotto che il mondo della politica starebbe intessendo contro di lui. Il commento della Cgil arriva in seguito al discorso di oggi del premier a Brescia, in occasione del meeting annuale di Confindustria.

ROMA - Anche la Cgil di Susanna Camusso commenta le parole del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, pronunciate stamattina in occasione del summit annuale di Confindustria a Brescia. La Cgil in una nota afferma: «C'è molto nervosismo nelle parole del presidente del Consiglio che ancora una volta evoca fantasmi e complotti, lancia invettive e ammonimenti, ma evita accuratamente di dire come si crea lavoro e come si rilancia il Paese». Sempre nella stessa nota, il sindacato osserva che «nel frattempo la disoccupazione e la cassa integrazione continuano ad aumentare e i debolissimi segnali di ripresa del mercato del lavoro rischiano di rivelarsi effimeri».

NON C'E' POLITICA OCCUPAZIONALE - Il precariato «aumenta, grazie anche alle politiche contraddittorie sul mercato del lavoro, mentre il governo continua a non avere né una politica per l'occupazione né una politica industriale. Si limita a rincorrere le emergenze, senza per altro riuscire a risolverle, togliendo i diritti e non allargando le tutele. Quella imboccata non è la strada giusta. Al contrario, è proprio quella che divide il Paese», sottolinea il sindacato di corso d'Italia. «Piuttosto che strizzare l'occhio agli imprenditori, inventarsi strani e improbabili complotti o buttarla in politica, il presidente del Consiglio dia risposte serie ai problemi seri del Paese», osserva la Cgil.

IL GOVERNO AMMETTA GLI ERRORI - Dal governo «ci aspetteremmo indicazioni chiare sui settori strategici che si vogliono incentivare, sugli investimenti da adottare, sulle politiche attive per il lavoro, su quelle fiscali a favore dei più deboli, su come ridurre le diseguaglianze. Dal presidente del Consiglio - afferma la Cgil - vorremmo sentire qualche accusa in meno e qualche riflessione in più sugli errori della finanza e delle imprese».

LE PROPOSTE DEL SINDACATO - La Cgil ha avanzato «una proposta seria per creare lavoro e per dire basta al precariato. Ha presentato: un "Piano per il Lavoro», un piano straordinario per l'occupazione; una riforma per creare ammortizzatori sociali universali; una riforma dello Statuto dei Lavoratori, per estendere a tutti diritti e tutele universali. La Cgil - sottolinea - vuole un contratto a tutele crescenti, che faccia del lavoro a tempo indeterminato la principale forma di impiego e rivendica un lavoro dignitoso e sicuro, anche attraverso la cancellazione delle forme contrattuali precarie che si sono moltiplicate a dismisura».