20 marzo 2025
Aggiornato 06:00
NCD apre al Movimento 5 Stelle per le nomine

Cicchitto: «Per la Consulta appelliamoci a Grillo»

Dopo venti fumate nere del Parlamento in seduta comune, arriva la notizia di Luciano Violante che si ritira dalla corsa per la Corte costituzionale. Ciò smuove il M5S che da settimane chiedeva il ritiro di Violante. L'esponente di NCD è pronto ad aprire ai grillini.

ROMA - In un comunicato il deputato di Ncd, Fabrizio Cicchitto, afferma: «Se si riesce a fare un confronto aperto e costruttivo,senza strumentalizzazioni da una parte e dall'altra, sui nomi per la elezione in Parlamento dei nomi riguardanti la Consulta che coinvolga tutte le forze di opposizione e quindi anche il M5S la cosa va valutata positivamente».

NCD DISPONIBILE AL CONFRONTO - Dopo venti fumate nere del Parlamento in seduta comune, arriva la notizia di Luciano Violante che si ritira dalla corsa per la Corte costituzionale. In una lettera sul Corriere della Sera, Violante scrive ce lo fa per «fermare una deriva che offende l'autorevolezza delle istituzioni e la dignità delle persone». Il gesto dell'ex presidente della Camera smuove il Movimento 5 Stelle che da settimane chiedeva il ritiro del candidato del Pd reputandolo ineleggibile alla Consulta: con una lettera inviata ai parlamentari di tutti i gruppi, la principale forza di opposizione propone di scegliere insieme i nomi condividendo le varie candidature.

I GRILLINI APERTI A TRATTARE - I deputati e i senatori di Grillo cominciano rimettendo sul tavolo i loro nomi (il professor Antonio D'Andrea, l'avvocato Felice Besostri, il professor Franco Modugno, la professoressa Silvia Niccolai) ma chiarendo di non essere «affatto chiusi a valutarne altri purché fatte nello stesso spirito di un'onesta condivisione. Aspettiamo, pertanto - scrivono nella lettera - un segnale che vada in questa direzione e dichiariamo sin d'ora di mettere a disposizione i nostri nomi per candidature che abbiano lo stesso profilo morale, scientifico e professionale. Speriamo in un'adesione alla nostra iniziativa, le risposte alla lettera saranno rese pubbliche sul blog di Beppe Grillo».

POSITIVA L'APERTURA A M5S - Il primo a replicare è Fabrizio Cicchitto, che afferma: «Se si riesce a fare un confronto aperto e costruttivo, senza strumentalizzazioni da una parte e dall'altra - afferma - che coinvolga tutte le forze di opposizione e quindi anche il M5S la cosa va valutata positivamente». Ma i tempi della trattativa si allungano almeno di un'altra settimana: la seduta comune fissata per domani è stata oggi ufficialmente sconvocata dalla conferenza dei capigruppo della Camera. "Non ci sono i presupposti per mantenere la convocazione", ha spiegato la Presidente Laura Boldrini durante la riunione. E di nessun altra data si è parlato anche se nel Pd individuano nel 6 novembre, giovedì prossimo, una data utile per una nuova seduta comune delle Camere.

RENZI PREFERISCE UNA CANDIDATA DONNA - Sul dossier ha messo mano nei giorni scorsi anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che non ha nascosto la sua preferenza per una candidata donna (ipotesi che non dispiacerebbe nemmeno al leader di Fi, Silvio Berlusconi) ma a Palazzo Chigi spiegano che oggi il premier non si è dedicato al tema. Le candidature rosa circolate nei giorni scorsi sono quelle della professoressa Tania Groppi, della professoressa Lorenza Carlassarre, dell'avvocato Grazia Volo, di Augusta Iannini. Ma restano ancora alte le quotazioni di Massimo Luciani e Giovanni Guzzetta.

L'ELEZIONE LAICA A UN M5S - La partita della Consulta è legata anche all'elezione del membro laico del Csm che dovrà prendere il posto di Teresa Bene, dichiarata ineleggibile. In corsa c'è Alessio Zaccaria, candidatura targata M5S cui Renzi vorrebbe riservare la poltrona vacante a Palazzo dei Marescialli in cambio di un atteggiamento più disponibile sull'elezione dei giudici costituzionali. Uno 'scambio' che con il ritiro della candidatura di Violante, malvista dai 5 stelle, potrebbe risultare più facile.