26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Grillo blocca la Consulta

M5S: Il no a Violante e Bruno è opera nostra

Ennesima fumata nera sui due candidati di Pd e FI, invece Balducci e Zanettin sono i due membri laici del Csm. Intanto i grillini scrivono in una nota che stanno raccogliendo in Parlamento i frutti del loro impegno: «Inizia a soffiare un vento buono che spazzerà via la sporcizia del Paese».

ROMA - Si è giunti alla quattordicesima fumata nera del Parlamento chiamato a eleggere due giudici della Corte costituzionale: nessun nome ha infatti raggiunto il quorum necessario dei 3/5 dei componenti dell'Assemblea. Eletti invece i due membri laici del Consiglio superiore della Magistratura: a raggiungere il quorum Paola Balducci, con 521 voti, e Pierantonio Zanettin, con 525 voti. Essendo stata raggiunta la compagine del plenum, il nuovo Csm è pronto ad entrare in funzione.

M5S, NOI ARGINIAMO IL FANGO - A proposito dell'elezione appena conclusa e di quella in corso, si pronuncia il Movimento 5 Stelle che, in una nota diffusa dai gruppi parlamentari, afferma che «sta provando, in ogni modo, a fare da argine a questa marea fangosa che avanza e che vorrebbe sommergere il Paese. E i primi risultati li abbiamo raccolti: Luigi Vitali, imputato per falso, è stato costretto a ritirarsi e il nome di Donato Bruno, indagato, è quasi fuori gioco. E ora ci auguriamo che anche Violante, le cui responsabilità politiche sono enormi, faccia un passo indietro». Quello che il Movimento di Grillo spiega oggi è che si tratta dei «primi frutti dell'esempio che il M5S ha dato fin dal suo ingresso in Parlamento, degli sforzi fatti per ripulire le istituzioni dal marcio a cui siamo ormai abituati. Siamo stati sempre ignorati e derisi per questa nostra battaglia. Ma ora - è scritto nella nota - inizia a soffiare un vento buono che non si può fermare e che siamo certi spazzerà via, giorno dopo giorno, la polvere e la sporcizia che imbrattano questo Paese».

I GRILLINI E LA CORRUZIONE DI PD E FI - La denuncia del movimento di Grillo continua e punta il dito tanto sul partito di Renzi quanto su quello guidato da Silvio Berlusoni: «Da settimane il Parlamento è bloccato sull'elezione dei giudici del Csm e della Consulta e tutto a causa del Pd e di Forza Italia, lacerati da spaccature interne, ritorsioni e miseri giochetti fatti sulla pelle del Paese e a scapito del funzionamento di due organi di rilevanza costituzionale. Il loro vergognoso obiettivo è ormai chiaro a tutti: infilare nel Csm e dentro la Corte Costituzionale candidati pregiudicati, indagati, in una parola impresentabili».