29 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Politiche europee

Brunetta: Deprezzare l'Euro del 20%

La ricetta del responsabile economico di Forza Italia: «Non accettare passivamente i diktat fallimentari dell'Ue, ma essere propositivi in Europa. A partire dalla reflazione in Germania; le riforme simultanee in tutti gli Stati dell'area euro; l'accelerazione sulle 4 unioni: bancaria, di bilancio, politica e economica (significa Euro bond, Union bond, Stability bond, Project bond)».

ROMA - «Nei giorni scorsi ci è stato fatto notare che 'il duello mediatico' con la Germania o la Commissione europea da parte del governo italiano riduce la potenza di fuoco della BCE, che 2 anni esatti fa ha salvato l'euro dall'implosione, e ancora oggi è l'unica in grado di mantenere la calma sui mercati europei». Lo dichiara in una nota Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.

«Non vorremmo che, incurante di ciò, qualcuno in Italia - aggiunge - stia cercando di convincere il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a non curarsi delle regole europee, portando i conti pubblici al di fuori dei parametri di Maastricht. Non solo per quanto riguarda il vincolo di deficit strutturale - già ampiamente superato - ma anche con riferimento a quel 3% di deficit nominale, che rappresenta il limite invalicabile. Oltre il quale esiste solo l'avvio di una nuova procedura d'infrazione. Una sfida, questa, motivata solo dalla cattiva coscienza del non aver fatto le riforme, e dal voler giustificare e confermare la mancia degli 80 euro e far vedere chi comanda in Europa».

«Noi - prosegue Brunetta - siamo dalla parte della Bce e del suo governatore, Mario Draghi, e siamo fermamente convinti che non servono derive avventuristiche e autoritarie. Siamo altrettanto convinti che il ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, conosce benissimo le regole del gioco e si opporrà a qualsiasi sirena».

«Il che non vuol dire accettare passivamente i diktat fallimentari dell'Ue, ma - insiste - essere propositivi in Europa. A partire dalla reflazione in Germania; le riforme simultanee in tutti gli Stati dell'area euro; l'accelerazione sulle 4 unioni: bancaria, di bilancio, politica e economica (significa Euro bond, Union bond, Stability bond, Project bond)».

«Solo in questo modo - sostiene Brunetta - potremo creare le condizioni per consentire alla Banca centrale europea di utilizzare al massimo gli strumenti di politica monetaria previsti dal suo Statuto che, abbiamo visto, quando serve può essere interpretato. Fino al Quantitative easing all'europea, di cui abbiamo tanto bisogno. Anche per deprezzare l'euro di almeno il 20%, in modo tale da far riacquistare competitività all'intera eurozona. E per questa strada 'domare' i mercati. In Europa - conclude - serve una manovra choc che stimoli la crescita e non perdite di tempo in adolescenziali prove di forza».