24 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Mare nostrum

Sfinge, Zeffiro e Urania: valgono 700 vite umane

Proseguono nel Canale di Sicilia le operazioni di soccorso nell'ambito del dispositivo "Mare nostrum": negli ultimi giorni sono stati soccorsi 1.771 migranti. Il presidente della Camera, Laura Boldrini, rilancia la questione a livello internazionale: "Servono alternative concrete alle carrette del mare".

ROMA - Evitare le morti nel Mediterraneo, offrendo, a chi ha bisogno di protezione, finalmente alternative concrete alle carrette del mare. Questo il tema del seminario organizzato dalla presidenza della Camera dei deputati, Laura Boldrini.

Ne discuteranno anche il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, il sottosegretario agli Esteri, Mario Giro, e il presidente della commissione Diritti Umani del Senato, Luigi Manconi. Interverranno inoltre il Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe De Giorgi, il delegato per il Sud Europa dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), Laurens Jolles e, in rappresentanza del Tavolo Asilo, Cristopher Hein, direttore del Consiglio Italiano Rifugiati (Cir). Interverrà anche Laura Ravetto, presidente del Comitato bicamerale sull'attuazione dell'accordo di Schengen e controllo e vigilanza in materia di immigrazione.

Boldrini: L'Italia ha il dovere di rilanciare la questione all'attenzione Ue - «Il tema -ha dichiarato la presidente della Camera - è quanto mai attuale alla luce dei drammatici accadimenti di queste ore. I naufragi che si sono susseguiti negli ultimi giorni impongono a maggior ragione di trovare soluzioni concrete e percorribili per chi scappa da guerre e persecuzioni e vuole chiedere asilo. L'Italia ha il dovere di rilanciare la questione all'attenzione dell'Europa per cercare, insieme con i partner Ue, possibili strade alternative al rischio del Mar Mediterraneo. E' necessario - ha concluso la Presidente Boldrini - individuare strumenti giuridici efficaci per evitare ulteriori perdite di vite umane».

Sfinge, Zeffiro, San Giorgio e Urania hanno salvato oltre 700 vite umane - Proseguono intanto nel Canale di Sicilia le operazioni di soccorso e salvataggio di migranti, nell'ambito del dispositivo "Mare nostrum". La nave "Sfinge" ha soccorso un gommone con a bordo 95 persone, tra cui 2 donne; la nave anfibia "San Giorgio" è invece intervenuta nel soccorso a due imbarcazioni con a bordo 276 profughi, tra cui 33 donne e 5 minori; per 2 immigrati è stato necessario il trasporto in elisoccorso verso l'ospedale di Catania.

La fregata "Zeffiro" ha soccorso tre gommoni, salvando 294 migranti, tra cui 28 donne e 9 minori; mentre la corvetta "Urania" ha soccorso un gommone con 98 migranti, tra cui 28 donne.

Quindi, sempre la fregata "Zeffiro" e la corvetta "Urania", in cooperazione con la nave mercantile Genmar Compatriot (battente bandiera delle Bermuda), ed un elicottero decollato da Lampedusa, hanno prestato assistenza ad un gommone semiaffondato.

1.771 migranti soccorsi negli ultimi giorni - Con l'ausilio della motovedetta CP905 della Capitaneria di porto, sul mercantile sono stati imbarcati 61 migranti, ma, una volta al sicuro, i profughi hanno raccontato che a bordo della loro imbarcazione c'erano 80 persone circa. Al momento, sulle navi della Marina Militare, ci sono 1.771 migranti soccorsi negli ultimi giorni in attesa dello sbarco nei porti che il ministero dell'interno indicherà.