Minzolini: Renzi vuole il «modello PCUS»
Il Senatore di Forza Italia «Con l'Italicum e la Riforma Senato creiamo un meccanismo talmente perverso in cui il baricentro del potere finisce nel partito che vince il premio di maggioranza. Chi vince avrebbe tutti i numeri dalla sua, non solo sul versante della maggioranza che sostiene il governo ma anche per l'elezione del Presidente della Repubblica. Come nel Pcus».
ROMA - «Se io non sono d'accordo su una riforma che non prevede il Senato elettivo, io voto contro». Lo dice Augusto Minzolini, Senatore di Forza Italia a Giornalettismo.com spiegando le motivazioni che lo spingono ad essere contrario alla riforma costituzionale.
Chi vince prenderebbe tutto
«Con l'Italicum e la Riforma Senato - osserva - creiamo un meccanismo talmente perverso in cui il baricentro del potere finisce nel partito che vince il premio di maggioranza. Chi vince avrebbe tutti i numeri dalla sua, non solo sul versante della maggioranza che sostiene il governo ma anche per l'elezione del Presidente della Repubblica. Come nel Pcus: la figura più importante diventa così il segretario di partito. Non per nulla Renzi non ha voluto dimettersi da segretario Pd».
Centrodestra in crisi d'identità
Minzolini parla anche della crisi del proprio partito. «Il centrodestra ha bisogno di tenere gli occhi puntati sulla propria identità. Non può perdere pezzi di identità così. Perdere pezzi di identità - rimarca - significa perdere pezzi di elettorato».
L'esponente azzurro conclude: «Noi non possiamo andare lì a chiedere il presidenzialismo e tornare senza né elezione diretta del Presidente né elezione diretta del Senato. Sarebbe un controsenso: una cosa che i nostri elettori non capirebbero».
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