23 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Europee 2014

Berlusconi teme che i «forzisti» vogliano accelerarne il declino

Nel mirino del leader di Forza Italia ci sono anche i parlamentari del suo partito. «Come al solito - avrebbe confidato - ho dovuto fare tutto io, tutto da solo». In serata telefonata con Renzi. Raffaele Fitto vince la gara delle preferenze.

ROMA - Lo descrivono «offeso» oltre che deluso. Silvio Berlusconi ammette che il voto per Forza Italia alle Europee è stato «sotto le attese» e, certo, se la prende con la scissione di Ncd, con i magistrati che lo hanno costretto - dice - a fare una campagna elettorale dimezzata e con Giorgio Napolitano a cui non perdonerà mai di non avergli concesso la grazia motu proprio. Ma nel mirino ci sono anche anche i parlamentari del suo partito. «Come al solito - avrebbe confidato - ho dovuto fare tutto io, tutto da solo».

L'ANALISI DEL VOTO - La giornata di ieri, ad Arcore, l'ha trascorsa facendo un'analisi del voto 'in famiglia': pranzo con i figli e ovviamente cerchio magico presente. Sulla sua scrivania i report che gli ha fatto recapitare il solito Denis Verdini. La teoria è che i consensi persi da Forza Italia si siano così redistribuiti: dei 2,5 milioni di voti 'mancanti', secondo i calcoli, 900mila sarebbero quelli confluiti in Ncd, 300mila sarebbero finiti nelle casse della Lega e altrettanti in quelle di Fdi. Non sarebbero moltissimi - secondo Verdini - quelli travasati verso il partito di Matteo Renzi. Tutto il resto sarebbe per lo più confluito nell'astensionismo. Da qui il liet motiv sull'esistenza di ampi margini di recupero, soprattutto in caso di riunificazione del centrodestra. Il commento di Silvio Berlusconi al voto europeo arriva attraverso una lettera di ringraziamento agli elettori resa pubblica nel primo pomeriggio.

TELEFONATA CON RENZI - «Forza Italia ha avuto un risultato inferiore alle mie attese ma si conferma il perno insostituibile del centrodestra, nella mia vita e in questi venti anni in politica sono dovuto ripartire più volte dopo un risultato negativo. Garantisco che sarà così anche stavolta». L'ex premier accenna anche a quella che sarà la strategia che il partito avrà nei confronti del presidente del Consiglio: siamo opposizione responsabile ma «al tempo stesso i partner decisivi, senza i quali in Parlamento non ci sono numeri per fare riforme vere». E' quello che avrebbe detto anche a Matteo Renzi nel corso di una telefonata: hai visto come sono stato bravo - avrebbe scherzato - in questi ultimi giorni ti ho fatto la campagna elettorale.

NEBBIA FITTA - Al momento la traiettoria da seguire sembra questa, ma in effetti sulle prossime mosse di Forza Italia sembra esserci una nebbia fitta. Da tempo nel partito si fronteggiano due scuole di pensiero: l'una che chiede un atteggiamento più definito e meno ambiguo nei confronti del governo, l'altro che punta sulla necessità di rimanere nella partita delle riforme per non scomparire. Due linee di pensiero, appunto. Ma questo non è l'unico problema del leader azzurro.

FITTO VINCE LA GARA DELLE PREFERENZE - La gara delle preferenze ha dimostrato plasticamente la forza sul territorio di Raffaele Fitto che ha vinto la sua personale sfida interna con il 'volto nuovo' di Giovanni Toti fortemente voluto in campo dall'ex premier. Forte di quei voti l'ex governatore pugliese vorrebbe ora 'imporre' una inversione di rotta nella gestione del partito, con maggiore coinvolgimento della base (leggi primarie)e meno invasività del cosiddetto cerchio magico. L'occasione potrebbe esserci già nel comitato di presidenza convocato mercoledì per l'analisi del voto. Tuttavia pare che Denis Verdini abbia invitato Fitto ad avere cautela e prudenza, insomma a fare una mossa alla volta. Berlusconi, a questo punto, torna a essere stretto tra la voglia di rinnovare tutto e la necessità di evitare che certi esponenti scappino altrove (portandosi dietro i loro pacchetti di voti). Di certo l'ex premier non sembra intenzionato a farsi 'pensionare' da quelli che - dice - gli devono tutto. Se cambiamento sarà - secondo alcuni già mercoledì ci potrebbe essere un annuncio - sarà comunque lui a guidarlo.