24 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Sarà presentato a Roma giovedì 6 febbraio

#DissestoItalia, il webdoc sul rischio idrogeologico

L'idea è raccontare cos'è oggi il rischio idrogeologico in Italia, cosa significa e come governarlo. Come rendere più sicure città e paesi. Come tutelare il nostro territorio e anche il nostro patrimonio culturale

ROMA - Sarà presentato a Roma giovedì 6 febbraio il primo documentario multimediale pensato per il web sul tema del rischio idrogeologico, un progetto nato da una partnership tra l'Associazione dei costruttori edili, Legambiente, l'Ordine degli architetti, quello dei geologi, e i giornalisti indipendenti di Next New Media.

L'idea è raccontare cos'è oggi il rischio idrogeologico in Italia, cosa significa e come governarlo. Come rendere più sicure città e paesi. Come tutelare il nostro territorio e anche il nostro patrimonio culturale. Ricostruire il dramma di chi vive ogni giorno con la paura di vedere la propria casa e la propria vita a rischio per colpa della mancata prevenzione, dell'abusivismo o della burocrazia che rallenta le opere di messa in sicurezza. #DissestoItalia, il primo documentario multimediale pensato per il web sul tema del rischio idrogeologico, è il risultato di un reportage di tre mesi di Next New Media nei luoghi simbolo del dissesto, da quelli colpiti più di recente a quelli già dimenticati ma ancora a rischio per gli abitanti.

#DissestoItalia può essere considerato il più importante lavoro d'inchiesta multimediale realizzato in Italia per ampiezza, per grado di approfondimento e per l'impiego di programmi e software d'avanguardia. Il WebDoc contiene circa 50 video, 150 foto, documenti di approfondimento e infografiche interattive realizzate appositamente.

Alla presentazione giovedì alle ore 11 nel Tempio di Adriano a Piazza di Pietra, parteciperanno oltre agli autori il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, il presidente di Ance Paolo Buzzetti, il presidente del Consiglio nazionale degli architetti Leopoldo Freyrie, il presidente del Consiglio nazionale dei geologi Gian Vito Graziano e Sergio Rizzo, giornalista del Corriere della sera.