28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
FORZA ITALIA

Santelli (Fi): «Berlusconi ci ha ordinato di non dimetterci»

RP | RP | La sottosegretaria al Lavoro: «Il nostro sostegno dipende da due condizioni. Basta a questa linea fondata sul rigore e sulle lacrime, è giunto il momento di battere i pugni sul tavolo di Bruxelles. Ma sopratutto l'atteggiamento che il Pd assumerà sul tema della decadenza del Cavaliere»

ROMA – La rinata Forza Italia (Fi) non ha intenzione di togliere la fiducia al governo Letta perché così vuole Silvio Berlusconi.

NESSUNO SI DEVE DIMETTERE - Jole Santelli, sottosegretaria al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ha spiegato al Corriere della Sera che rimarrà nell'esecutivo perché si tratta di un ordine del Cavaliere: «È successo alla fine del suo discorso, nel retropalco dell`Auditorium, quando già si era ripreso da quel lieve calo di pressione... Eravamo lì, io e altri. C`erano Maria Rosaria Rossi e Maurizio Gasparri, mi sembra ci fosse anche la Repetti... tutti ancora emozionati, scossi, storditi in un miscuglio di stupore e amarezza, orgoglio e passione... quando lui, il presidente Berlusconi, ha come un guizzo improvviso, si volta e dice, guardandomi diritta negli occhi 'E mi raccomando, non dovete dimettervi. Nessuno! Intesi? Nessuno deve dimettersi!'. Era un ordine».

NO A RIGORE UE E A DECADENZA - Santelli ha spiegato meglio le condizionalità della fiducia a Letta: «Alla delegazione di Fi presente nel governo viene chiesto di impegnarsi per la realizzazione di una serie di cose.... A memoria sono almeno quattro: riduzione della spesa pubblica, riduzione delle tasse... Poi dovremo attuare la massima vigilanza sull`Imu e sulla riforma della Giustizia... Il sostegno di Fi al governo di Enrico Letta dipende, sostanzialmente, da due condizioni. La prima è di carattere economico: Letta deve dire basta a questa linea fondata sul rigore e sulle lacrime, è giunto il momento di battere i pugni sul tavolo di Bruxelles. Il nostro appoggio al governo dipenderà anche e soprattutto dall'atteggiamento che il Partito democratico (Pd) assumerà sul tema della decadenza di Silvio Berlusconi. Ciò che noi chiediamo al Pd non è un favoritismo nei confronti di un grande leader politico com`è, certamente, Berlusconi: noi al Pd chiediamo solo un comportamento leale, chiediamo che nei confronti del semplice cittadino Silvio Berlusconi la legge venga applicata correttamente e la Costituzione interpretata senza forzature».