18 agosto 2025
Aggiornato 11:30
Giunta per le elezioni

Berlusconi deposita 6 pareri di giuristi «pro-veritate» e chiede l'intervento della Consulta

Il Cavaliere ha consegnato all'organo del Senato che dovrà decidere sulla sua decadenza, un fascicolo contente le opinioni di eminenti esperti. Per lui tutto deve passare al vaglio della Corte Costituzionale

ROMA - Silvio Berlusconi ha depositato la propria la 'memoria difensiva' alla Giunta per le elezioni, in vista della riunione che dovrà decidere sulla decadenza del Cavaliere da senatore a seguito della condanna per corruzione. L'incontro è previsto per il 9 settembre, giorno in cui il senatore Andrea Augello svolgerà la sua relazione.
Il fascicolo del Cavaliere è composto di 6 pareri 'pro-veritate' di giuristi e costituzionalisti, accompagnati da una lettera firmata dallo stesso Berlusconi. A quanto riportato da Repubblica.it, i gli esperti sono Giovanni Guzzetta, Giorgio Spangher, Antonia Antonella Marandola, Roberto Nania, Gustavo Pansini e poi Nicolò Zanon, Beniamino Caravita e Giuseppe De Vergottini.

Il leader del Popolo della libertà (Pdl) ha annunciato il ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Quindi il Cavaliere ha spiegato che per «il rispetto dovuto al delicato e complesso lavoro in corso di svolgimento e anche per la peculiarità e novità della norma sottoposta al giudizio», ha ritenuto di non «esplicare alcuna ulteriore osservazione» in aggiunta ai sei pareri depositati.

SI ESPRIMA LA CONSULTA - Berlusconi, sulla scorta delle opinioni dei giuristi, ha chiesto che ad esprimersi sull'applicabilità della legge Severino al suo caso sia la Corte Costituzionale. Di conseguenza, quindi, i lavori della Giunta dovrebbero fermarsi in attesa del pronunciamento.
Ospite di KluasKondicio, Maurizio Gasparri è intervenuto sul tema attaccando la 'sinistra': «Mi auguro che il 9 settembre le eccezioni di costituzionalità della legge Severino, nel senso di una non applicazione in maniera retroattiva della stessa, si possano fare largo e non ci si possa così limitare a una discussione meramente politica e quindi condizionata da un atteggiamento pregiudiziale della sinistra».
Gasparri ha poi rinnovato l'augurio che ha fatto lo stesso Berlusconi: «Mi auguro anche che ci siano persone serie che possano portare ad approfondimenti davanti alla Corte Costituzionale. Non è che si possa andare lì il 9 pomeriggio e dire 'chi è a favore di Berlusconi, chi è contro, pollice in su, pollice verso'. Il 9 dovrà esserci la relazione del senatore Augello e, vista la delicatezza della questione e le sue innegabili ricadute politiche, credo che non si possano precipitare le cose».

CAPISCO IRRITAZIONE DEL COLLE - Infine ha concluso Gasparri: «Mi rendo conto che possa esserci stata irritazione da parte del Quirinale per presunte pressioni, ma d'altra parte l'argomento è di tale peso e portata che è comprensibile l'interesse del mondo politico e della stampa. E' chiaro che la questione che si è posta Napolitano l'ha affrontata con la nota del 13 agosto, che ha voluto fotografare la situazione dopo tanta pubblica discussione: o concedere la grazia o commutare la pena».

AVVOCATO DEL CAVALIERE, VIOLANTE INECCEPIBILE - Uno dei tre avvocati di Silvio Berlusconi, Franco Coppi, ha dichiarato ad AffarItaliani.it: «Il parere di Violante è ineccepibile. La Giunta per le elezioni può sollevare la questione di legittimità della legge Severino davanti alla Corte Costituzionale. In questo caso la Corte potrebbe impiegare dei mesi ad emettere una sentenza». Mentre rispetto alla grazia presidenziale, ha aggiunto Coppi: «Per il momento la domanda non è stata presentata...». Comunque ha concluso «Il 9 settembre, quando si riunirà la Giunta, non sarà il giorno del giudizio».