26 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Caso Berlusconi

Mauro: «Per uscire dalla crisi si arrivi a un'amnistia»

Nella vicenda di Silvio Berlusconi e del voto sulla sua decadenza «occorre operare una netta divisione tra piano giuridico e piano politico». Ne è convinto il ministro della Difesa, Mario Mauro, esponente di Scelta civica, intervistato dal quotidiano on line di Comunione e liberazione, il Sussidiario.net

RIMINI - Nella vicenda di Silvio Berlusconi e del voto sulla sua decadenza «occorre operare una netta divisione tra piano giuridico e piano politico». Ne è convinto il ministro della Difesa, Mario Mauro, esponente di Scelta civica, intervistato dal quotidiano on line di Comunione e liberazione, il Sussidiario.net. Per Mauro «ciò significa che il Senato non è il quarto grado di giudizio del percorso giudiziario di Silvio Berlusconi. Il Senato ha il compito di applicare la legge Severino - che tra l'altro è una buona legge -, il cui esito certo è la decadenza di Berlusconi. Detto questo però il problema vero rimane quello politico».

UN ATTO DI REALISMO - La strada su cui procedere è quella tracciata dal Capo dello Stato «il quale - chiarisce il ministro della Difesa - con notevole precisione istituzionale ha chiarito, nella sua nota del 13 agosto, che l'opportunità vera è legata al fatto di affrontare insieme, come è stato fatto a suo tempo nel gruppo dei saggi, il tema della riforma della giustizia».
«Propongo - spiega Mauro - un atto di realismo. Occorre ripristinare il senso dello stare insieme, che non è nelle corde naturali del centrodestra e del centrosinistra, è evidente, ma è qualcosa cui si è obbligati per le circostanze che il paese sta vivendo. Sarebbe la premessa sulla quale far germogliare una armonia, requisito indispensabile per parlare di giustizia, e arrivare a un atto di clemenza di iniziativa delle camere, cioè un'amnistia». «Questa - conclude il Ministro - e lo dico a titolo personale è l'unica alternativa reale a un confronto politico immaginato per troppo tempo senza esclusione di colpi. Da una parte e dall'altra».