2 maggio 2024
Aggiornato 17:30
Centrosinistra | Crisi PD

Bersani: «Ritroviamo la fiducia in noi»

Il Pd deve «ricominciare» e deve farlo «senza faziosità». Pier Luigi Bersani parla per pochi minuti all'apertura dell'assemblea Pd e invita a ripartire dopo le difficoltà degli ultimi mesi: «Di quel che non ha funzionato si dia pure a me la colpa... Ma adesso ricominciamo senza faziosità»

ROMA - Il Pd deve «ricominciare» e deve farlo «senza faziosità». Pier Luigi Bersani parla per pochi minuti all'apertura dell'assemblea Pd e invita a ripartire dopo le difficoltà degli ultimi mesi: «Di quel che non ha funzionato si dia pure a me la colpa... Ma adesso ricominciamo senza faziosità. Ce la possiamo fare. Il punto è che tutti assieme a cominciare da oggi si ritrovi la fiducia in noi e l'entusiasmo di una nuova partenza».

GUARDARE AVANTI - Il Pd deve insomma «guardare avanti», si farà più avanti una riflessione sulla «vicenda che abbiamo alle spalle», ma bisogna anche chiedersi «se siamo adeguati» al compito che tocca ai riformisti. Bersani parla per pochi minuti e lancia un «appello», ma meglio sarebbe dire un richiamo, ad una responsabilità collettiva: «Le mie dimissioni che formalmente consegno qui sono venute a seguito di vicende politiche dolorose, drammatiche, che hanno cambiato il corso degli eventi. Queste dimissioni non sono state un gesto personale».

RIFLETTERE SULLA NATURA DEL NOSTRO PARTITO - «Avrete capito - ha aggiunto - che a me i gesti personali non piacciono, sono state un gesto politico per una questione che ritengo dirimente. resto convinto che la prospettiva di un grande partito riformista rappresenti l'unica speranza per il paese. Ma allora dobbiamo riflettere più a fondo: siamo adeguati a questo? dobbiamo riflettere sulla natura del nostro partito, se vogliamo essere un soggetto politico o semplicemente uno spazio politico. E' una domanda cruciale in un partito senza padroni nel quale è più facile smontare che tenere assieme. tenere assieme un partito senza padroni non può essere responsabilità di uno, deve essere responsabilità di ciascuno. non si dica che è un tema organizzativo e disciplinare, è un tema politico e culturale».