Grillo: «La Repubblica è morta»
Lo ha scritto domenica il leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo, in un post intitolato «Blue Sunday», domenica triste: «Rodotà ha rovinato giochi governissimo, ecco Napolitano»
ROMA - «La Repubblica, quella che si dice democratica e fondata sul lavoro, ieri è morta». Lo ha scritto domenica il leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo, in un post intitolato 'Blue Sunday', domenica triste.
RODOTÀ HA ROVINATO I GIOCHI - «Pensi al sorriso raggiante di Berlusconi in Parlamento, risplendente come il sole di mezzogiorno, dopo la nomina di Napolitano, e ti domandi - ha proseguito - come è possibile tutto questo, pensi ai processi di Berlusconi, a MPS, alle telefonate di Mancino, ai saggi e alle loro indicazioni per proteggere la casta. Sai che alcuni di loro diventeranno ministri. Ti viene lo sconforto».
Secondo il comico genovese «tutto era stato predisposto con cura. Un governissimo, le sue 'agende' Monti e Napolitano, persino il nome del primo ministro, Enrico Letta o Giuliano Amato, e un presidente Lord protettore dei partiti. Uno tra Amato, D'Alema o Marini avrebbe dovuto essere l'eletto. Rodotà ha rovinato i giochi. Ed ecco il piano B con il rientro di Napolitano che fino al giorno prima aveva strenuamente affermato che non si sarebbe ricandidato. E di notte, in poche ore (minuti?) si è deciso (ratificato?) il presidente della Repubblica e la squadra di governo. Chiamala, se vuoi, democrazia».
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