25 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Verso le Consultazioni

Grillo, l'articolo 67 della Costituzione e la circovenzione di elettore

Il leader del Movimento Cinque Stelle ha pubblicato sul suo blog un lungo e durissimo commento su quello che definisce «circovenzione di elettore», ovvero, a suo avviso, il fatto che «cittadino può essere gabbato a termini di Costituzione»

ROMA - Grillo contro l'articolo 67 della Costituzione della Repubblica italiana, quello che recita: «Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato» e che in sostanza permette a qualsiasi eletto di cambiare gruppo o schieramento. Il leader del Movimento Cinque Stelle ha pubblicato sul suo blog un lungo e durissimo commento su quello che definisce «circonvenzione di elettore», ovvero, a suo avviso, il fatto che «cittadino può essere gabbato a termini di Costituzione».

CIRCONVENZIONE DI ELETTORE - «Se è chiaro, anche al sentire comune, cosa si intende per circonvenzione di incapace, dal vocabolario Zingarelli della lingua italiana: 'induzione di persona minore o inferma o psichicamente deficiente a compiere un atto giuridico dannoso per lei o altri al fine di trarne un profitto per sé o altri', non è ancora percepito il significato di 'circonvenzione di elettore'. Si tratta di una pratica molto comune nel Parlamento Italiano, adottata da voltagabbana, opportunisti, corruttibili, cambiacasacca», attacca Grillo. «L'elettore, al momento del voto, crede in buona fede alle dichiarazioni di Tizio o Caio, di Scilipoti o De Gregorio. Lo sceglie per la linea politica espressa dal suo partito e per il programma. Gli affida un mandato di un lustro, un tempo lunghissimo, per rappresentarlo in Parlamento e per attuare i punti del programma. Gli paga lo stipendio attraverso le sue tasse perché mantenga le sue promesse. Il voto è un contratto tra elettore ed eletto ed è più importante di un contratto commerciale, riguarda infatti la gestione dello Stato. Se chi disattende un contratto commerciale può essere denunciato, chi ignora un contratto elettorale non rischia nulla, anzi di solito ci guadagna. E' ritenuto del tutto legittimo il cambio in corsa di idee, opinioni, partiti».
Insomma, si infuria il leader M5S: «si può passare dalla destra alla sinistra, dal centro al gruppo misto, si può votare una legge contraria al programma. Dopo il voto il cittadino può essere gabbato a termini di Costituzione».