D'Alema: Progressisti correggano mercato senza regole
Lo sostiene Massimo D'Alema, presidente Feps, intervenuto oggi alla Conferenza dell'alleanza dei progressisti a Roma: «Punto debole sono stati contrasti interni all'Europa»
ROMA - I progressisti devono correggere gli errori di un mercato senza regole. Lo sostiene Massimo D'Alema, presidente Feps, intervenuto oggi alla Conferenza dell'alleanza dei progressisti a Roma.
«La risposta alla crisi deve essere incardinata all'interno di una strategia globale. Penso ai summit di Londra e Pittsburgh del 2009: è difficile definire una agenda progressista migliore delle conclusioni in redatte in quelle occasioni. L'ispirazione di quei documenti è che sia opportuno correggere un mercato senza regole (per esempio battere i paradisi fiscali) e orientare lo sviluppo verso una crescita sostenibile. Sono capisaldo dell'agenda progressista. Ma a che punto siamo? Su molte questioni non abbiamo fatto nessun passo avanti rispetto a quello indicato dai programmi del 2009; anzi torniamo verso posizione decisamente liberiste - ha denunciato l'esponente del Pd -, verso un mercato finanziario che prevale sulle scelte democratiche. Per contrastare questa tendenza serve uno sforzo collettivo. Bisogna dire che il punto debole è stata l'Europa con tutti i sui contrasti interni. Il grande interrogativo riguarda il ruolo della politica nei confronti dell'economia».
Monti leader di Cicchitto sarebbe strano - «Qualche giorno fa ho votato la fiducia a un provvedimento che poi devo spiegare al paese e davanti a me c'era Cicchitto che invece si asteneva. L'idea che il leader di Cicchitto diventi domani l'uomo a cui io ho votato la fiducia e lui no mi sembra quantomeno strana». Così Massimo D'Alema ha risposto ai giornalisti, a margine della conferenza dei progressisti, a proposito delle critiche alla sua intervista di ieri in cui definiva «moralmente discutibile» la candidatura di Monti alla guida di uno schieramento che comprenda anche il Pdl.
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