28 agosto 2025
Aggiornato 07:30
Elezioni Politiche 2013

Montezemolo: Uniti per Monti, ma non mi candido

Il Presidente di ItaliaFutura: «Dobbiamo superare le vecchie categorie destra, centro, sinistra che hanno prodotto guasti nel paese e abusi nei palazzi della politica. Ma vogliamo anche lavorare con chi nella politica condivide le nostre idee e vuole rinnovarsi». Lanzilotta: «Lista Monti necessaria, italiani scelgano»

ROMA - «Dobbiamo superare le vecchie categorie destra, centro, sinistra che hanno prodotto guasti nel paese e abusi nei palazzi della politica. Ma vogliamo anche lavorare con chi nella politica condivide le nostre idee e vuole rinnovarsi». Lo afferma, in una intervista al Mattino, Luca Cordero di Montezemolo fondatore di ItaliaFutura che ribadisce che non è ora il momento di chiedere a Monti di ricandidarsi, «pregiudicherebbe il suo lavoro».

«L'obiettivo - spiega - è che ci sia, all'indomani delle elezioni, una forza politica popolare, liberale e riformista che consenta all'agenda Monti e al premier di continuare con ancora più forza il suo lavoro. Un movimento che sia tutt'altro che moderato nella spinta al cambiamento». Il ruolo dell'Udc? «Quello che vogliamo costruire è un progetto per il paese, non l'ennesimo partito politico fine a se stesso - risponde Montezemolo -. Italia Futura rappresenta una parte di questo progetto a cui partecipano tante altre persone e movimenti che rappresentano mondi e culture diversi ma complementari. Il centro può essere due cose opposte: il luogo dove i problemi dei cittadini assumono un valore appunto centrale o, viceversa, uno spazio indefinito dove prevale la tattica politica. Noi lo intendiamo nel primo senso e sono sicuro che anche l'Udc è conscia che queste elezioni rappresentano uno spartiacque che impone scelte coraggiose».

Candidarsi? «Su questo progetto io ho messo la faccia, l'impegno e il tempo», conclude il presidente della Ferrari, «se avessi posto il problema della mia leadership come elemento indispensabile avremmo fatto come gli altri partiti: discussioni infinite su chi comanda».

Lanzilotta: Lista Monti necessaria, italiani scelgano - «Il governo Monti ha segnato una svolta nella cultura che ha dominato l'ultimo quindicennio della politica italiana, e non può continuare ad essere una opzione tecnocratica». Lo scrive Linda Lanzillotta in un editoriale pubblicato sul portale www.rimontiamolitalia2013.it. «Siamo convinti che, anche se il Presidente del Consiglio non sarà candidato, una lista che indichi nella prosecuzione del suo lavoro l'obiettivo dei prossimi anni deve essere sottoposta al giudizio degli elettori, per costituire il baricentro di una coalizione che converga sulla nuova agenda Monti».

«Questo non vuol dire trascinare il premier nella rissa elettorale - aggiunge Lanzillotta - Ma esplicitare il carattere politico dell'opzione Monti in netta discontinuità con i governi che lo hanno preceduto: una politica di bilancio stabile che punti alla riduzione del debito, una cultura del mercato che abbia nella regolazione lo strumento per garantire dinamismo e giustizia sociale, una crescita basata sullo sviluppo della conoscenza, della ricerca, dell'innovazione e delle tecnologie, un welfare fondato sulla solidarietà ma anche sulla responsabilità dei corpi sociali».

«Per portare avanti il duro lavoro che l'aspetta - conclude Lanzillotta - il nuovo governo Monti avrà bisogno del sostegno di coloro che in campagna elettorale si saranno esplicitamente richiamati alla sua agenda e al suo ruolo. Noi ci stiamo lavorando: speriamo che altrettanto facciano i tanti che a Monti e alla sua agenda si richiamano, e che lo facciano mettendo al bando tatticismi e personalismi».