19 aprile 2024
Aggiornato 05:00
MoVimento 5 Stelle

Grillo: Processo pubblico ai politici con «sputo virtuale»

Lo scrive oggi sul suo blog il fondatore del Movimento 5 Stelle: Chi ha ricoperto una carica pubblichi il suo patrimonio «prima e dopo». Renzi: Grillo prende voti perchè i partiti non fanno le riforme. De Michelis: Grillo manovrato dalla destra americana

ROMA - «Un processo pubblico alla classe politica è necessario. Senza violenza. Siamo un popolo civile. Truffato, spolpato, fottuto, immiserito, deriso, ma comunque civile. Nessuno può pensare di sostituirsi alla magistratura o di evocare nuove piazzale Loreto. Saint Just e Robespierre non sono esempi da imitare, anche perché finirono, pure loro, sul carretto che conduceva i condannati alla ghigliottina. Il processo deve essere morale, collettivo. Ogni cittadino deve avere il diritto di sputo virtuale». Lo scrive oggi sul suo blog il fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo.

Pubblicare i patrimoni, prima e dopo - «Chiunque abbia ricoperto nella Seconda Repubblica un'importante carica pubblica, tra questi i parlamentari, i ministri, i sottosegretari, i presidenti di regione, i sindaci dei capoluoghi di provincia, i presidenti di provincia, oltre ovviamente ai presidenti del Consiglio e ai presidenti delle Camere, dovrà rendere noto pubblicamente in Rete il suo patrimonio PRIMA e DOPO la sua investitura - propone il comico genovese -. Motivare, se esistono, le ricchezze accumulate durante il suo incarico. Case, patrimoni, regalie inconsapevoli. Un atto dovuto che premierà chi non ha nulla da nascondere».

E' difficile trovare un politico in miseria - Secondo Grillo infatti «in questo Paese si è radicata l'idea, sbagliata, che sia naturale per un politico arricchirsi, in effetti è difficile trovare un politico in miseria o qualcuno uscito dai Palazzi del Potere con le pezze al culo. Lo stipendio e i benefit che ricevono i politici, pur eccessivi, non sono sufficienti per diventare benestanti. Quindi le fonti, in caso di ricchezza, devono essere state altre. I cittadini vorrebbero sapere quali e anche i magistrati».

Un'analisi patrimoniale in piena trasparenza - «Conoscere, ad esempio, i motivi per cui il ministro Z o il senatore B si è ritrovato a fine legislatura con un paio di appartamenti in più o mezzo milione di euro sul conto della moglie. Un'analisi patrimoniale, in piena trasparenza - insiste il fondatore di M5S -, che copra il periodo della Seconda Repubblica, con il disprezzo dei cittadini e l'isolamento sociale verso chi ha abusato dello Stato per i propri interessi e l'intervento della magistratura in caso di reato. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure».

Renzi: Grillo prende voti perchè i partiti non fanno le riforme - «Grillo è un grande goleador perchè ha qualcuno che gli fa assist: finchè i partiti non hanno il coraggio di dimezzare il numero dei parlamentari, di eliminare i vitalizi, finchè parlano di riforme ma non le fanno, salvano De Gregorio, non votano la legge per non candidare i condannati, Grillo continuerà a prendere voti». Lo sostiene Matteo Renzi in un'intervista a In mezz'ora.
Secondo il sindaco di Firenze «Grillo è il termometro della febbre degli italiani ma non da sicurezza di saper governare quella la dobbiamo dare noi».

De Michelis: Grillo manovrato dalla destra americana - Beppe Grillo 'agente' degli interessi della destra americana: l'insolita lettura, che ricorda curiosamente schemi politici di qualche decennio fa, è di Gianni De Michelis. «Mentre ai tempi della guerra fredda - ha spiegato l'ex ministro socialista alla Zanzara su Radio24 - c'era uno schema preciso ed era prevalente la contrapposizione col blocco comunista, adesso questo non c'è più e ha reso generali gli scontri di interessi. Grillo potrebbe essere utilmente utilizzato ai fini di indebolire la situazione dell'Europa e dell'Italia. Svolgerebbe lo stesso ruolo che Syriza ha in Grecia. Una vittoria di Grillo aumenterebbe il consenso dei repubblicani e degli ambienti conservatori, svantaggiando Obama».
«Casaleggio - ha detto De Michelis - non lo avevo mai sentito nominare, ho scoperto dopo le elezioni amministrative che conta molto di più di quello che sembra. Mi hanno detto che ha una società e degli interessi in America, dunque potrebbe essere un elemento di questa teoria. In questo momento Obama è quello che ha più interesse a tenere la situazione sotto controllo. I repubblicani - ha concluso - credo siano disponibili a correre il rischio di indebolire la situazione americana, non solo quella mondiale, pur di vincere le elezioni».