Palazzo Chigi: Nessun acquisto di nuove auto blu
«Governo impegnato nella riduzione dei costi, circa 300 milioni in meno». Il Sottosegretario Polillo: «Nessun nuovo acquisto, ma gara Consip». Di Pietro: «Il Governo faccia un passo indietro»
ROMA - Nessun acquisto di nuove auto blu, solo un «accordo quadro» che potrà essere utilizzato dalle pubbliche amministrazioni per il rinnovo del parco auto e la sostituzione di vetture ormai vecchie e quindi «diseconomiche» a causa degli elevati costi di manutenzione. Al contrario, l'impegno del governo nella riduzione dei costi per le autovetture comporterà risparmi per «circa 300 milioni di euro». Una nota di palazzo Chigi interviene sulla polemica sollevata dagli articoli di Espresso e Giornale circa il bando di gara per l'acquisto di 400 autovetture per la pubblica amministrazione. «Berline medie», si sottolinea, con cilindrata «non superiore a 1.600 cc».
Accordo quadro - Il Governo, si afferma nella nota, «non acquisterà nuove «auto blu» nel 2012 e auspica, per le amministrazioni territoriali, l'adozione di un'analoga impostazione». Il bando di gara della Consip che ha scatenato le polemiche «non determina automaticamente l'acquisto di nuove autovetture. Con l'aggiudicazione delle convenzioni, Consip stipula soltanto un accordo quadro che può essere utilizzato dalle pubbliche amministrazioni per soddisfare le necessità di spostamento sul territorio. Il bando è pensato soprattutto per le esigenze delle Forze dell'Ordine e di quelle che svolgono servizi di utilità sociale che, più di altre, hanno bisogno di mezzi operativi. Attualmente, infatti, il 61% del parco auto ha tra i 5 e oltre 10 anni. Gli elevati e continui costi di manutenzione rendono l'utilizzo di queste vetture, oltre che inquinante per l'ambiente, particolarmente diseconomico».
Polillo: Nessun acquisto di auto blu ma gara Consip - «Non si tratta di acquisto di auto blu ma di una gara fatta dalla Consip per rinnovare nei prossimi anni il fabbisogno di auto che interessano la pubblica amministrazione». Dopo la precisazione di palazzo Chigi, è sttao anche il sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillo a voler mettere i puntini sulla i, in aula alla Camera, al termine della discussione generale sul def, sulla vicenda delle nuove vetture di servizio indicate dal Governo.
Polillo, in particolare, che l'indicazione della cifra di 400 nuove auto «e' stato fatto per dare la possibilità avere un parametro di riferimento» e indire la gara, funzionalmente al «fabbisogno stimato per i prossimi anni».
Di Pietro: Il Governo faccia un passo indietro - «E' da mesi che continuiamo a chiedere al governo di spiegare l'acquisto di nuove auto blu. Abbiamo depositato diverse interrogazioni, a mia firma e a firma dell'onorevole Borghesi, per avere immediati chiarimenti su questa vicenda che è in palese contrasto con il contenimento dei costi della politica e della spesa pubblica. L'esecutivo, spudoratamente, ha dato una risposta burocratica». Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che invita il governo a «fare un passo indietro nel rispetto delle istituzioni e di quei cittadini che portano sulle spalle tutto il peso delle misure varate da questo esecutivo».
«E' assurdo, infatti, che per giustificare una spesa di 10 milioni di euro il governo abbia risposto che ne servono altre perché le auto di servizio non devono superare i 1600 cc di cilindrata - insiste Di Pietro -. Ma nessuno vieta di continuare ad utilizzare le vecchie macchine fino al loro esaurimento. E' uno schiaffo nei confronti degli italiani e uno spreco inutile di risorse pubbliche. In un periodo di crisi come questo, in cui si chiedono sacrifici enormi ai cittadini, è grave che l'esecutivo spenda in un modo così dissennato i soldi degli italiani per i propri comodi. Come al solito, il governo predica bene e razzola male: sin dal primo giorno ha promesso tagli alla casta, agli sprechi, ma ad oggi gli unici a pagare questa crisi sono stati i lavoratori, i pensionati e i giovani».
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