Ruby, il Processo va avanti. La Consulta respinge il ricorso delle Camere
Bocciato anche il conflitto sollevato dal Senato sul caso Mastella. Costa (Pdl): Chi ha anticipato la decisione della Consulta alla stampa?. Bindi (Pd): Caduta l'ultima finzione. Samperi (Pd): La Consulta conferma che la Camera è al servizio di Berlusconi
ROMA - Il processo Ruby, nel quale l'ex premier Silvio Berlusconi è sotto processo a Milano per prostituzione minorile e concussione, andrà avanti. Lo ha stabilito la Corte costituzionale, che ha respinto (presidente Alfonso Quaranta, giudice relatore Giuseppe Tesauro) il ricorso della Camera dei deputati contro Procura e Tribunale di Milano, ricorso cui si era associato il Senato, per conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato.
«In relazione al conflitto sollevato dalla Camera dei Deputati nei confronti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e del Giudice per le indagini preliminari presso lo stesso Tribunale, la Corte ha respinto il ricorso», si legge nella nota della Consulta, che ha respinto anche il ricorso del Senato per un analogo conflitto sollevato in relazione alle vicende giudiziarie dell'ex ministro della Giustizia Clemente Mastella. «In relazione al conflitto sollevato dal Senato della Repubblica nei confronti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e del Giudice per l'udienza preliminare dello stesso Tribunale, la Corte - si legge ancora nella nota - ha respinto il ricorso».
Costa (Pdl): Chi ha anticipato la decisione della Consulta alla stampa? - «Sulla decisione della Consulta ci si potrebbe chiedere quale giudice abbia anticipato ad un quotidiano, che lo ha pubblicato stamattina, l'esito della Camera di Consiglio che ancora doveva svolgersi». Lo afferma Enrico Costa, capogruppo Pdl in Consulta Giustizia Camera.
«O perchè la Consulta abbia così palesemente cambiato orientamento oggi che doveva decidere su Berlusconi - continua - Ma non vale la pena insistere. I Giudici passano, l'Istituzione rimane e noi vogliamo, con senso di responsabilità, salvaguardarne la credibilità. Quella credibilità che chi spiffera le veline ai giornali su temi così delicati e chi si rimangia decisioni precedenti, mina irrimediabilmente».
Bindi (Pd): Caduta l'ultima finzione - «Cade l'ultima finzione sul caso Ruby. La sentenza della Corte Costituzionale è ineccepibile». Lo ha affermato la Vicepresidente della Camera Rosy Bindi, presidente dell'assemblea del Pd, commentando lo stop della Consulta al ricorso della Camera contro la procedibilità del processo Ruby a Silvio Berlusconi.
Samperi (Pd): La Consulta conferma che la Camera è al servizio di Berlusconi - «La bocciatura del ricorso della Camera conferma quanto abbiamo sostenuto e cioè che Berlusconi ha usato il parlamento e piegato le istituzioni per i propri interessi privati trattandoli come appendici del suo collegio difensivo. La decisione della Consulta era attesa, del resto come si poteva anche solo pensare che la più alta istituzione repubblicana potesse accettare la falsa verità di Ruby nipote di Mubarak? Adesso il processo proseguirà, ci auguriamo che Berlusconi non si sottragga al giudizio».Lo ha dichiarato la capogruppo democratica nella giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio, Marilena Samperi.
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