Fisco, FLI vuole nuove norme su evasione e falso in bilancio
Mozione presentata oggi alla Camera con la prima firma di Aldo Di Biagio: Fronteggiare la corruzione. Ronzulli (Pdl): Cortina? Forse eccessivo, ma evadere le tasse è un reato. Pisapia: A Milano non un blitz, ma un intervento doveroso
ROMA - «Un giro di vite contro l'evasione fiscale»: in una mozione presentata oggi alla Camera con la prima firma di Aldo Di Biagio, il gruppo di FLI chiede al governo «misure più rigide per contrastare i furbetti del fisco».
In particolare, Fli propone la verifica incrociata delle dichiarazioni dei redditi di ciascun contribuente con i dati registrati dallo spesometro e il valore dei flussi finanziari, un rafforzamento delle sanzioni per i reati di evasione e frode fiscale, una revisione della normativa in materia di falso in bilancio e la deducibilità e detraibilità parziale delle spese relative ai consumi, per incentivare l'emersione a fini fiscali delle transazioni.
Inoltre, Futuro e Libertà - si legge nella nota - chiede al Governo di predisporre iniziative volte al controllo dei capitali italiani all'estero, e in particolare di quelli locati presso i cosiddetti paradisi fiscali, e alla verifica delle attività svolte da consulenti e mediatori finanziari. E ancora: un rafforzamento del contrasto alla corruzione, anche attraverso l'introduzione del reato di corruzione privata, oltre che un intervento sulla normativa fiscale al fine di introdurre una disciplina antielusiva generale, che garantisca la piena applicazione dell'articolo 53 della Costituzione.
«Il fenomeno dell'evasione fiscale in Italia rappresenta una piaga sociale prima ancora che economica - sottolinea Di Biagio, primo firmatario della mozione -. Coinvolge una percentuale non trascurabile di cittadini e operatori economici e compromette l'equilibrio dei conti pubblici e l'equità del sistema fiscale. E' un fenomeno strettamente correlato a quello della corruzione ed è per questo- conclude Di Biagio - che la politica deve fare la sua parte, riportando al centro del dibattito l'esclusione da incarichi politici e amministrativi pubblici per quanti siano stati giudicati colpevoli di questi reati».
Ronzulli (Pdl): Cortina? Forse eccessivo, ma evadere le tasse è un reato - «Le operazioni di questi giorni, come Cortina o Milano, sono forse spettacolari ed eccessive, ma in questi anni di governo Berlusconi i dati inerenti il recupero dell'evasione fiscale sono aumentati costantemente. Basti pensare alle 12mila aziende interessate da contestazioni solo nel 2011 o agli oltre 11 miliardi di euro recuperati dall'evasione». Lo ha detto Licia Ronzulli, europarlamentare Pdl, nel corso della trasmissione Pomeriggio 5.
«Quanto alle prese di posizione di coloro che dicono basta, non pagate più le tasse come ha fatto il vicepresidente della provincia di Padova, penso - ha aggiunto - che si tratta di una provocazione pericolosa perché, se è vero che in Italia abbiamo una pressione fiscale esorbitante, è altrettanto vero che incitare alla disobbedienza fiscale è da irresponsabili. E lo è soprattutto se dichiarazioni di questo tenore provengono da un politico o da un amministratore».
«Noi politici - ha osservato Ronzulli - dobbiamo dare l'esempio. Si tratta pertanto di dichiarazioni sovversive perché, portate all'estremo delle conseguenze, possono indurre a giustificare reazioni violente come gli attentati ad Equitalia. Questo non è un dibattito politico e nemmeno un commento personale: evadere le tasse è un vero e proprio reato. Che alcuni Stati, come gli Usa, ma non solo, puniscono addirittura con la reclusione. Per cui: è bene fare una battaglia in Parlamento e nelle istituzioni per provare a contenere le tasse, ma bisogna invitare tutti i cittadini a pagarle».
Pisapia: A Milano non un blitz, ma un intervento doveroso - Per il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, i controlli a tappeto di sabato sera da parte dell'Agenzia delle entrate nei locali della movida milanese non sono «un blitz», ma un «intervento assolutamente comprensibile, molto positivo e doveroso». Lo ha detto a margine dell'inaugurazione del centro di radioterapia avanzata dello Ieo. «Mi sembra sia stato un intervento - ha proseguito il sindaco - del quale devono essere contenti soprattutto i commercianti onesti, quelli che pagano le tasse come la maggior parte dei milanesi perché chi evade fa concorrenza agli onesti e quindi danneggia soprattutto quelli che fanno il loro dovere».
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