28 marzo 2024
Aggiornato 12:00
La manovra | Le misure

Pd-Terzo Polo-Pdl d'accordo ad attenuare Imu e pensioni

Ora si studia con il Governo la copertura alternativa. L'idea di escludere le case di lusso dalla franchigia potrebbe, almeno parzialmente, andare incontro a questa esigenza

ROMA - Pensioni e Imu per la prima casa: sono questi i 'dossier' su cui stanno lavorano attraverso contatti bilaterali i dirigenti di Pd, Terzo polo e Pdl per provare ad ottenere delle correzioni della manovra senza infilarsi in una giungla di emendamenti. Dalla commissione Lavoro di Montecitorio è già arrivato un parere favorevole ad includere anche le pensioni pari a tre volte il minimo tra quelle escluse dal blocco dell'indicizzazione. I dirigenti dei partiti che sostengono il Governo stanno anche studiando una proposta per attenuare l'impatto dell'Imu sulla prima casa: si ragiona sull' aumento della franchigia di 200 euro attualmente previsti e c'è chi propone anche di introdurre dei meccanismi che leghino l'uso della franchigia anche al valore della casa, in modo da escludere le case di lusso e di riservare lo sconto solo agli immobili delle fasce di reddito medio-basso.

Il tutto, in continuo raccordo con il Governo, in particolare attraverso il ministro per i Rapporti con il Parlamento Pietro Giarda. Tutti e tre i partiti, infatti, sanno bene che è meglio gestire le richieste di modifica con una regia, affidata all'Esecutivo, che permetta di evitare anche l'emergere di divisioni interne, soprattutto in Pdl e Pd. Inoltre, c'è il problema delle coperture: si sta ragionando in che modo garantire la copertura per le modifiche previste.

Per quanto riguarda le pensioni, il Pd chiede l'aumento dell'aliquota dell'1,5% per i capitali rientrati con lo scudo, mentre il Pdl preferirebbe ricorrere alle dismissioni del patrimonio pubblico. Problema che esiste anche per l'Imu, anche se in questo caso non si può pensare di usare i capitali scudati: per coprire una mancata entrata strutturale servono infatti coperture che abbiano carattere ugualmente strutturale, e la tassa sui capitali scudati è un'una tantum: l'idea di escludere le case di lusso dalla franchigia potrebbe, almeno parzialmente, andare incontro a questa esigenza.