24 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Omicidio Rea

Salvatore Parolisi resta in carcere

Lo ha deciso la prima sezione penale della corte di Cassazione che oggi ha confermato quanto stabilito dal tribunale del Riesame dell'Aquila. Legale: «E' pronto al processo, da domani inizia un'altra battaglia»

ROMA - Salvatore Parolisi resta in carcere. Lo ha deciso la prima sezione penale della corte di Cassazione che oggi ha confermato quanto stabilito dal tribunale del Riesame dell'Aquila, ossia la custodia cautelare in carcere per il caporal maggiore dell'esercito unico indagato per la morte della moglie Melania Rea, trovata senza vita il 18 aprile scorso in un boschetto a Ripe di Civitella, nel teramano. Lo conferma uno degli avvocati di Parolisi, Nicodemo Gentile, che così commenta la sentenza della Suprema Corte: «Si tratta - ha detto a TM News - di una decisione che apprendiamo e che rispettiamo perchè proviene dalla Suprema Corte e fa parte di un percorso obbligato. E' una tappa importante ma interlocutoria».

I Legali: Da domani inizia un'altra battaglia - I legali hanno anche portato all'attenzione della Cassazione alcuni elementi «che rimangono validi e che saranno comunque approfonditi, come la traccia trovata sul corpo e rimasta ancora anonima, insieme all'analisi delle macchie di sangue, la Bpa. I gravi indizi - precisa Gentile - non sono colpevolezza». La decisione della Cassazione, dunque, rappresenta solo una «battuta d'arresto che non paralizza la difesa: Salvatore Parolisi era pronto a questo, a restare in carcere ed è pronto ad andare a processo. Da domani - ha concluso - inizia un'altra battaglia».