2 maggio 2024
Aggiornato 07:00
Fra i 214 testimoni anche le due celebrità di cinema e sport

George Clooney e Ronaldo star del processo Ruby

Per i Giudici di Milano valide tutte le intercettazioni, meno quella fra il funzionario della questura e Berlusconi. Ghedini: le parole fra Ostuni e l’ex premier sono la prova che non c’è stata concussione. I difensori del Cavaliere: il tribunale ha troppa fretta, avrebbe dovuto aspettare la Consulta. Il leader del Pdl sarà presente in tribunale lunedì prossimo e il 5 dicembre. Berlusc

MILANO - I giudici hanno dichiarato valide e utilizzabili tutte le intercettazioni telefoniche. Hanno invece dichiarato inutilizzabili i tabulati relativi ai contatti tra Silvio Berlusconi e il funzionario della Questura Pietro Ostuni. Secondo i giudici la Procura avrebbe dovuto chiedere l'autorizzazione alla Camera dei deputati per acquisire i tabulati dal momento che Berlusconi era ed è un parlamentare.

Processo Ruby: fra i testimoni George Clooney e Ronaldo - I giudici del processo a carico di Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile hanno deciso di ammettere tutti i testimoni chiesti dall'accusa e dalla difesa. Si tratta in tutto di 214 testimoni tra i quali oltre a Ruby, minorenne all'epoca dei fatti, ci sono le ragazze di via Olgettina e anche George Clooney e il calciatore Cristiano Ronaldo.

Ghedini: l’intercettazione fra Ostuni e Berlusconi esclude la concussione - «Sarà un problema per i pm non poter utilizzare i tabulati dei contatti tra Berlusconi e il funzionario di polizia Piero Ostuni per la mancata richiesta di autorizzazione alla Camera» dice Niccolò Ghedini legale di Silvio Berlusconi. «Noi siamo tranquilli, basta leggere quanto dichiarato da Ostuni a verbale per capire che la concussione non c'è» aggiunge l'avvocato e parlamentare del Pdl.

I giudici di Milano: tutte valide le intercettazioni - Sono valide le intercettazioni telefoniche disposte nell'inchiesta su Silvio Berlusconi imputato di concussione e prostituzione minorile. Secondo i giudici del processo per il caso Ruby le intercettazioni erano state legittimamente autorizzate. I giudici sul punto hanno rigettato le prospettazioni degli avvocati di Berlusconi. Le intercettazioni erano state disposte nell'ambito dello stesso procedimento e non su procedimento diverso come sosteneva la difesa. Non c'è stata per i giudici alcuna violazione delle prerogative del parlamentare Berlusconi.

La Difesa: le intercettazioni sono tutte contro Berlusconi - Secondo Ghedini l'ordinanza sui temi di prova letta questa mattina dai giudici «contiene dei punti condivisibili e altri che sono fuori da una logica giuridica. Le intercettazioni per noi erano tutte indirette e mirate ai danni del parlamentare Silvio Berlusconi ed sulla tardiva iscrizione al registro degli indagati il collegio ha detto in sostanza che la procura fa quello che vuole».

L’ex premier in aula con Mills in video conferenza - Ghedini parla con i giornalisti dopo la fine dell'udienza e preannuncia la presenza in aula di Berlusconi lunedì quando da Londra via video testimonierà David Mills. L'ex premier inoltre il 5 dicembre sarà di nuovo davanti ai giudici ma dice Ghedini «non abbiamo ancora deciso se farà solo dichiarazioni spontanee o si farà interrogare».

I difensori: il tribunale ha troppa fretta - «Il Tribunale ha dimostrato di avere fretta, eppure la prescrizione dei fatti è fissata al 2025». Lo dice l'avvocato Niccolò Ghedini legale di Silvio Berlusconi commentando la decisione dei giudici del processo Ruby di non modificare il calendario «nonostante le 15 udienze complessive per il nostro assistito fino a dicembre e le 40 udienze fino a maggio».

I giudici avrebbero dovuto aspettare il responso della Consulta - «Tra l'altro nel processo per il caso Ruby è stata disposta la trascrizione delle intercettazioni, ma nello stesso tempo si sentono i testimoni che poi evidentemente saranno risentiti.
Ragioni di economia processuale avrebbero dovuto imporre scelte diverse e soprattutto di aspettare la Corte Costituzionale sul conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato - aggiunge Ghedini - non si poteva aspettare questa decisione prevista all'udienza del 2 febbraio?».

Berlusconi: Fede non ha portato nessuna ospite in casa mia - «Fede non mi ha mai portato nessuna ospite». Lo ha detto ieri l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al termine dell'udienza sui diritti Mediaset. Fede è imputato per favoreggiamento e induzione alla prostituzione perché ritenuto procacciatore di ragazze a pagamento per le serate di Arcore.