Escort: Palma avverte, ispezioni doverose, il CSM non tocchi Miller
Il Ministro della Giustizia: «Singolare l'iniziativa sul Capo ispettori del Ministero, mi auguro si fermi. Lepore? Sta esagerando, parla molto come chi è vicino alla pensione»
ROMA - «E' singolare che la pratica si sia mossa il giorno dopo che ho firmato le richieste ispettive a Napoli e Bari» e in ogni caso «non credo che la pratica possa arrivare a tanto». Il ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma, in diverse interviste e colloqui su quotidiani e radiofoniche, ha messo fra l'altro un guardia Palazzo Marescialli dal dare seguito alla pratica di richiamo in servizio attivo in magistratura dal ministero del capo degli ispettori Arcibaldo Miller, a seguito dei sospetti mossi da alcuni consiglieri sulla serenità del suo lavoro di ispettore negli uffici giudiziari di Napoli da cui Miller si trasferì per i problemi avuti.
«Cosa accadrà - si è domandato il Guardasigilli all'indirizzo del Csm - se il giorno dopo l'iniziativa di un pm contro un politico, magari del mio schieramento, decido di inviare un'ispezione in quella Procura: denunceranno le intimidazioni del Ministro....?».Senza mancare una notazione in più su Napoli rispetto a Bari: «Aggiungo - ha voluto evidenziare il Guardasigilli - che Napoli non più alcun processo...».
Di contro, Palma invita l'autogoverno a guardare con fiducia e rispetto alle ispezioni da lui ordinate a Napoli e Bari, difendendone con determinazione necessità e regolarità, scevre da ogni pregiudizio politico. «Io ho fatto - ha affermato il ministro - quello che dovevo fare. Un mese fa parlamentari Pdl hanno presentato interrogazioni sul caso Napoli e parlamentari Pd, invece, si sono rivolti a me sul tema di ritardi del Procuratore di Bari. Ho attivato prima gli accertamenti preliminari sollecitando i Pg Generali per acquisire elementi sui fatti. Ho acquisito i materiali e sono arrivato alla conclusione che i fatti hanno una loro apprezzabilità. E ho disposto le inchieste per approfondire i problemi: era mio dovere farlo. All'esito delle ispezioni si deciderà se esercitare o meno l'azione disciplinare».
Lepore sta esagerando, parla molto come chi vicino a pensione - Ad ogni buon conto, il Guardasigilli prende per buona la reazione del Vicepresidente del Csm Michele Vietti che ha invitato a non scandalizzarsi quando un Guardasigilli attiva il proprio potere ispettivo, solo per il fatto di averlo intrapreso. «Il Vicepresidente del Csm è nel giusto - ha commentato - riconosce una prerogativa tipica del Guardasigilli«
Ben altra la considerazione per le reazioni alle ispezioni da parte del Procuratore Capo di Napoli Giovandomenico Lepore. «Ho l'impressione che esageri - ha risposto a Radio 24 - perchè le indagini che lui ha compiuto mi pare che non abbiano avuto grandi apprezzamenti a Bari, dove il Pm ha addirittura richiesto la revoca del provvedimento cautelare nei confronti di Lavitola». E, al Corriere della sera: «Il dottor Lepore parla molto. E parla da magistrato che sta per andare in pensione, mentre su questa vicenda il ministro ha finora taciuto».
Infine, su la Stampa, Palma respinge con forza l'accusa ricevuta da Lepore di voler tentare con le ispezioni la delegittimazione della Procura partenopea. «Qualcuno - ha ribattuto- può ritenere che il ministro della Giustizia cui la Costituzione affida il potere di esercitare l'azione disciplinare debba far finta di nulla di fronte a denuncie gravi e autorevoli? Esiste ancora in questo Paese un principio di legalità? E' come se di fronte a un politico che commette reati gravi pm o polizia giudiziaria voltassero le spalle, facendo finta di nulla: come reagirebbe l'opinione pubblica?«