30 luglio 2025
Aggiornato 15:30
Il fratello: «Aspetto il processo, non so a chi credere»

Sarah Scazzi: Cassazione, il Processo resta a Taranto

Rigettata l'istanza dei Legali di Sabrina Misseri, accusata di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere con la madre Cosima Serrano

TARANTO - Il processo sull'omicidio di Sarah Scazzi resta a Taranto. La Corte di Cassazione ha infatti rigettato l'istanza di rimessione del processo sul delitto di Avetrana. Il ricorso era stato presentato il 29 agosto scorso dai legali di Sabrina Misseri, accusata di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere con la madre Cosima Serrano.

Il fratello: «Aspetto il processo, non so a chi credere» - «Se crediamo a zio Michele? Sto aspettando il processo, perché lì devi anche motivare quello che dici e allora posso crederci o meno. La soluzione è complicata, la può dare chi commette il fatto, se chi lo ha commesso avesse confessato oggi non saremo qua anche se tutti quello che sapevano qualcosa avessero parlato». Così, nel giorno in cui sembra che il processo per l'omicidio Scazzi venga spostato da Taranto a Potenza e che Sabrina e Cosima Misseri potrebbero uscire dal carcere, Claudio Scazzi, fratello della piccola Sarah, commenta a «Pomeriggio cinque» gli ultimi sviluppi del caso di Avetrana.
«Lo zio Michele ha promesso di non parlare più di Sarah - dice - io seguo la procura e se accusano Sabrina e Cosima avranno i loro motivi, hanno fatto un impianto accusatorio ma sarà il processo che dirà se le prove sono valide o meno. Appurato che Michel, portato nel garage, non è capace di ricostruire la dinamica, di accendere per esempio un cellulare, vuol dire che non è stato ma un altro, allora di chi è stato. Ad Avetrana - prosegue - c'è un po' di agitazione, dirti che vai a fare il processo a Potenza rispetto a Taranto può avere tante sfaccettature, per mia madre e mio padre vuol dire farsi tre ore e passa per un'udienza che può durare anche solo 10 minuti. Dal punto di vista giuridico credo che tutti i tribunali siano validi».