Formigoni: le primarie anche per Marina Berlusconi
L’esponente del Pdl agita lo spettro delle elezioni anticipate: «Il referendum sulla legge elettorale ci potrebbe costringere a votare nel 2012»
MILANO - «Voglio che la nuova epoca del Pdl sia fondata su una concezione non dinastica, ma democratica»: Lo ha affermato il presidente della Regione. Con il proprio no a un Pdl dinastico, Formigoni ha aggiunto di avere inteso «che da ora in poi i nostri candidati, dai consiglieri regionali ai presidenti di Provincia, ai sindaci, al premier dovranno essere scelti con le primarie e non più nominati dall'alto».
Mai più Minetti? Solo abolendo le nomine dall’alto - Se il sindaco di Roma Gianni Alemanno dice «mai più Minetti» riferendosi alla necessità di modifiche degli attuali sistemi elettorali, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, preferisce parlare di «mai più nominati dall'alto» senza fare riferimento al consigliere regionale Nicole Minetti eletta proprio nel suo listino bloccato.
«Abbiamo 945 deputati e senatori nominati dall'alto - ha osservato il presidente lombardo - questo è il vero cambiamento che dobbiamo portare e poi dobbiamo eliminare quel 20 per cento di nominati dall'alto nei consigli regionali».
Basta con il partito dinastico - Il no del presidente lombardo Roberto Formigoni a un Pdl concepito come partito «dinastico» implica che anche nell'ipotesi, finora sempre smentita di una 'successione' di Marina Berlusconi al padre Silvio la figlia del premier dovrebbe sottoporsi alle primarie. Lo ha precisato lo stesso Formigoni. «Anche Marina Berlusconi, che è certamente un ottimo nome, dovrebbe sottoporsi alle primarie. Le primarie sono aperte, tutti possono partecipare, ma poi è il popolo che sceglie il proprio candidato preferito. Questo è il vero cambiamento che dobbiamo portare»
Fa bene Alfano a cominciare il suo tour dalla Lombardia - Intervenuto a margine dell'inaugurazione di un asilo nido nella sede della Regione Lombardia, Formigoni ha aggiunto il proprio apprezzamento per il fatto che il segretario del Pdl, Angelino Alfano, inizierà il prossimo weekend il proprio giro per l'Italia dando vita agli stati generali del partito. «È la Regione più importante anche per il Pdl. Sarà un momento di confronto vero tra i nostri eletti e il segretario. C'è una fortissima esigenza degli elettori e degli iscritti di rinnovamento democratico, di elezioni dal basso e di un partito che riscopra fino in fondo la propria identità e possa riproporsi di nuovo alla nostra gente per le prossime elezioni. C'è voglia di vittoria».
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