9 dicembre 2024
Aggiornato 15:00
La corsa per la guida del centrodestra

Centrodestra in cerca di leadership, parte la carica delle donne

A correre per la leadership del centrodestra non ci sono soltanto Salvini e Parisi. Anche le donne del centrodestra si fanno strada: Meloni, Gelmini e Carfagna corrono per la sfida.

Centrodestra in cerca di leadership, parte la carica delle donne
Centrodestra in cerca di leadership, parte la carica delle donne Foto: ANSA

ROMA - Silvio Berlusconi in passato lo ha detto più volte: una donna leader del centrodestra? «Ne sarei felice». Il fatto è che di potenziali successori del Cavaliere si parla da tempo immemore, così come si è ormai perso il conto di quanti nomi, entrati in conclave Papi e usciti cardinali, sono stati «bruciati» dalle cronache politiche. Alla fine, però, il presunto erede, uomo o donna che fosse, non è mai venuto fuori.

La ribalta delle donne
Negli ultimi mesi, però, il tema della leadership del centrodestra è diventato sempre più stringente: non soltanto per l'incandidabilità e l'età del Cavaliere, ma anche perchè c'è chi come Matteo Salvini ha lanciato apertamente la sfida dichiarandosi pronto a reggere «l'onore e l'onere di guidare l'opposizione» e di sfidare poi Renzi a palazzo Chigi. Questa tornata amministrativa, tuttavia, è stata caratterizzata da una forte ribalta delle donne, che non solo si contendono - come nel caso di Raggi, Appendino e Borgonzoni - la poltrona di sindaco della loro città: nel centrodestra in cerca di una guida per il futuro, infatti, si cominciano anche a coltivare ambizioni più grandi.

Giorgia Meloni
A cominciare, ovviamente, da Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia non è riuscita ad arrivare al ballottaggio a Roma, ma ha sfiorato il colpaccio portando il suo partito nella Capitale oltre il 12%. Nel resto del Paese, la sua formazione è molto più debole, ma di certo l'ex ministro della Gioventù, a differenza di Salvini, ha deciso di giocare la sfida in prima persona come candidato sindaco, ottenendo una sostanziale vittoria personale. Non a caso, a risultati acquisiti, suoi colleghi di partito come Ignazio La Russa e Fabio Rampelli, hanno sentenziato che è «nata una nuova stella politica» o che Giorgia Meloni deve essere il «punto di riferimento del nuovo centrodestra». Di fatto, anche il casus belli odierno, nato dalle frasi di Alessandra Mussolini che, in un'intervista al Messaggero ha dichiarato che la sua unica mission come capolista azzurra a Roma fosse quella di far fuori la presidente di Fdi dal ballottaggio, diventano l'appiglio per alimentare una rivalità con Forza Italia che ha sullo sfondo il tema della leadership.

Gelmini e Carfagna
Ma ci sono altre due donne che hanno ottenuto lusinghieri risultati a queste amministrative, conquistando il record di preferenze: Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna. A Milano molto si parla del ruolo futuro che potrebbe avere Massimo Parisi, attualmente impegnato nella sfida dei ballottaggi con Giuseppe Sala. Ma, certo, con le sue quasi 12mila preferenze (quasi 4mila più di Salvini), l'ex ministro dell'Istruzione ha contribuito al successo meneghino di Forza Italia e può ambire a un ruolo di spicco nel partito che vada oltre quello di coordinatrice regionale che ha attualmente. Da nord a sud. Mara Carfagna con 5.528 è stata la più votata dai napoletani. E sono note nel partito azzurro la stima e la considerazione che l'ex presidente del Consiglio nutre nei suoi confronti.