28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
Riforma della Giustizia

Primo ok della Camera, cade il divieto delle giovani Toghe in Procura

Via libera in commissione Giustizia a pdl Vietti, Ferranti, Palomba

ROMA - Primo ok della Camera alla proposta di legge che fa cadere il divieto di assegnare alle procure e, in parte, quello di svolgere le funzioni di giudice monocratico per i magistrati di prima nomina, divieto introdotto dalla riforma dell'ordinamento giudiziario del 2006 targata Castelli. La commissione Giustizia di Montecitorio, infatti, ha approvato oggi all'unanimità il testo proposto dall'attuale vicepresidente del Csm, Michele Vietti, dalla democratica Donatella Ferranti e dall'Idv Federico Palomba.

La norma in vigore è frutto della riforma Castelli dell'ordinamento giudiziario, poi successivamente modificata dalle misure sui trasferimenti d'ufficio contenuto nel provvedimento sulle sedi disagiate dell'attuale governo. Il testo approvato oggi stabilisce che: «I magistrati ordinari al termine del tirocinio non possono essere destinati a svolgere le funzioni giudicanti monocratiche penali salvo per i reati di cui all'articolo 550 del codice di procedura penale (contravvenzioni o delitti puniti con la pena della reclusione non superiore nel massimo a quattro anni o con la multa, ndr). In nessun caso essi possono essere destinati a svolgere le funzioni di giudice per le indagini preliminari o di giudice dell'udienza preliminare anteriormente al conseguimento della prima valutazione di professionalità».

«Si tratta di un successo insperato - ha commentato Ferranti - che abbiamo ottenuto come opposizione, speriamo che l'equilibrio faticosamente raggiunto regga in Aula la prossima settimana».