19 aprile 2024
Aggiornato 09:30
La guerra di Libia

Ferrero: «Inaccettabile il silenzio bipartisan sui massacri del Cnt»

Il Segretario del PRC: «E' maggiore di quello precedente conflitto: ne saremo responsabili»

ROMA - «L'azione del Cnt in Libia rischia di produrre un massacro di dimensioni ben maggiori di quello che ha originato il conflitto. Nessuno potrà dire che non sapeva. Né l'Onu, né il governo, né il Presidente della Repubblica, né il Pd». Lo afferma in un editoriale per Liberazione il segretario del Prd Paolo Ferrero che definisce «inaccettabile il silenzio bipartisan» su quanto sta accadendo in Libia per mano dei ribelli a Gheddafi.

«Siamo ancora in tempo a fermare questo massacro, dato che l'ultimatum contro la città di Misurata è stato prolungato di una settimana. Ma per questo - esorta Ferrero - servono gesti chiari e decisi. Non solo delle forse politiche ma dell'intera società civile italiane e del mondo pacifista. Noi eravamo per la trattativa prima della guerra, siamo per la trattativa oggi. Pensiamo che la costruzione di una Libia democratica - senza il dittatore Gheddafi e le sue camarille e senza diventare un protettorato dei bombardatori - sia l'unico obiettivo legittimo. Per questo chiediamo una cosa sola: la cessazione immediata dei bombardamenti e l'apertura di una trattativa per porre immediatamente fine al conflitto. E chiediamo al governo italiano e al Presidente della Repubblica di porre fine unilateralmente alle azioni militari e di imporre una trattativa».