20 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Caso Milanese

Rutelli: Tremonti spiato? Perchè non ha fatto denuncia?

Martedì il caso al Copasir. Il leader dell'API: «Chiederò spiegazioni a De Gennaro»

ROMA - «Le strade sono due: o l'ha denunciata o è rimasto zitto. In entrambi i casi il risultato è singolare». A puntare il dito sulla persecuzione denunciata i giornali dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, è Francesco Rutelli, leader di Api e membro del Copasir. «A Tremonti - prosegue - va rivolta una semplice domanda: ha sporto denuncia per questo? Ha interessato la Guardia di Finanza, i servizi segreti, forze di polizia, magistratura su fatti di questa gravità?».

Del caso se ne occuperà martedì prossimo il Copasir e Rutelli fa sapere che chiederà «a De Gennaro se i Servizi hanno informazioni al riguardo». Se Tremonti non ne avesse parlato nemmeno con loro «ci si deve chiedere perché. Se un ministro dell'Economia, che ha la giurisdizione sulla Guardia di Finanza, pensa che le Fiamme Gialle possano avere al loro interno soggetti che lo spiano o addirittura lo pedinano come fa a non aver fatto denuncia? Se non alla stessa Gdf dovrebbe averlo fatto almeno ai Carabinieri, alla magistratura, ai servizi. Mi chiedo: perché non è in grado di farlo?».

«Come nasce il caso Milanese?» - Secondo il leader di Api, la lettera con cui Tremonti ieri al Corriere della sera ha spiegato la vicenda della casa in via di Campo Marzio affittata dal suo ex consigliere politico Marco Milanese, su cui pende una richiesta di arresto alla Camera, in cui il ministro viveva pagando la metà «lascia un grande problema irrisolto perché su un punto fondamentale non dice una parola: come nasce il caso Milanese? Parlo del legame economico e di interessi. Che radici ha? Non si può ridurre alla storia dell'appartamento. Da dove prende origine la candidatura di questa persona? Qual è il suo potere? Spero Tremonti risponda a queste domande».