29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
«Pm e giudici lumbard»

Il gelo delle Toghe su Bossi: Pm padani? Nessuno può dividerci

Anm: «La Magistratura è una». Berruti: «Ma certi messaggi sono pericolosi»

PALERMO - Nessuno si permetta di dividere i magistrati. Mai potranno esserci «pm e giudici lumbard», perchè la Scuola, anche quella che avrà sede a Bergamo, formerà «pm e giudici italiani». Dalle toghe è arrivata la replica a quella che viene considerata la «nuova provocazione» del leader leghista Umberto Bossi. Ma che comunque è stata accolta con «sconcerto». «Messaggi pericolosi nella loro suggestione», ha avvertito l'ex consigliere del Csm Giuseppe Berruti, oggi in Cassazione: «I giudici applicano la legge chiunque la faccia».

PALAMARA: «NESSUNO PUÒ DIVIDERCI» - Così, dopo l'altolà del vicepresidente del Csm Michele Vietti - che, alle parole di Bossi, ha risposto: la Scuola forma «tutti i magistrati italiani» - in campo a difendere l'unità delle toghe italiane è scesa anche l'Anm. «Nessuno può permettersi di dividere i magistrati in ambiti territoriali», ha ammonito il presidente del sindacato delle toghe Luca Palamara, evidenziando anche come la cerimonia di ieri a Bergamo abbia «celebrato una Scuola fantasma, che non esiste».

«GIUDICE PROVINCIALE» - In ogni caso, ha commentato ancora il leader dell'Anm, è «singolare che mentre si vuole affermare un modello di giudice europeo alcuni vogliano contrapporre un modello di giudice provinciale...». Parole alle quali ha fatto eco il segretario della corrente di maggioranza dei magistrati Unicost, che oggi ha concluso a Mondello i lavori del suo congresso: «La magistratura - ha detto Marcello Matera - è un'istituzione unitaria perchè applica il diritto nazionale. Immaginare magistrature regionali implica la rottura di un assetto fondamentale di uno Stato unitario. E questo con il federalismo non c'entra nulla...».
Con una battuta ha voluto replicare al leader leghista un magistrato del Sud, il procuratore capo di Palmi Giuseppe Creazzo: «In Calabria si parla italiano...». E il consigliere del Csm Guido Calvi, laico Pd, ha chiosato: «Goldoni avrebbe usato espressioni più intelligenti, è una proposta ridicola e priva di senso».