Agcom: Le Tv evitino unilateralità-squilibrio tesi su processi
Cinque raccomandazioni per le trasmissioni televisive
ROMA - No unilateralità e squilibrio delle tesi nei processi in tv: il Comitato dell'Agcom per l'applicazione del Codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive ha esaminato le segnalazioni effettuate in merito al cosiddetto «caso Ruby» e ha formulato una raccomandazione generale alle emittenti televisive. La raccomandazione mira ad evitare nelle rappresentazioni dei procedimenti giudiziari «la unilateralità dei punti di vista, il mancato equilibrio nel riferimento delle tesi della difesa o dell'accusa, come pure le carenze nella esposizione o rappresentazione, anche con riferimento ai soggetti intervenuti, all'oggetto della trattazione, al materiale video e/o alle registrazioni riprodotte».
Per l'Agcom vanno altresì evitate «la partecipazione in qualsiasi forma di soggetto indagato o imputato, salvo in ogni caso l'esercizio della facoltà di rettifica secondo le previsioni sia comunitarie che interne vigenti; le incertezze sulla qualità (terzo estraneo, testimone, ecc.) del soggetto che compare nella trasmissione o nella riproduzione scenica o nella registrazione; l'incertezza o comunque la confusione circa la natura di atto processuale registrato o di semplice ricostruzione scenica. Infine non sono consentite «l'anticipazione, la sovrapposizione o la reiterazione di dichiarazioni già assunte nel processo, con rischi di violazione o di divulgazione di segreto istruttorio o senza giustificati motivi di inerzia dell'autorità giudiziaria». Per il Comitato è con questa raccomandazione conclusa ogni istruttoria sulle segnalazioni acquisite.
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