Libia, quatto i testi all'esame dell'Aula
L'Opposizione boccia il documento di maggioranza. Prove di convergenza Pd-Idv
ROMA - Sono quattro, allo stato, le mozioni sull'intervento italiano in Libia che domani l'Aula della Camera sarà impegnata a votare: alla vigilia del voto preteso dall'opposizione e condiviso dalla Lega, la maggioranza si ricompatta su un unico testo in cui di fatto vengono accolti i paletti posti dal Carroccio nei giorni scorsi, mentre l'opposizione resta divisa con Pd e Terzo Polo che condividono il merito delle rispettive mozioni mentre l'Italia dei Valori va nella direzione opposta chiedendo la cessazione dei bombardamenti mirati.
E, allo stato, su nessuno dei quattro testi sembra convergerà tutta l'Assemblea di Montecitorio. Quello su cui si è faticosamente accordata la maggioranza prevede un termine temporale certo per la conclusione dei bombardamenti mirati, nessun aumento della pressione tributaria per finanziare la missione, una «decisa e forte azione politica» per una soluzione diplomatica, l'esclusione di qualsiasi partecipazione ad azioni di terra, un processo di riduzione della partecipazione alle altre missioni internazionali, iniziative per superare la bocciatura da parte della Corte Ue del reato di immigrazione clandestina, il concorso di tutti gli alleati per far fronte all'esodo dal nord Africa. Sette punti che non convincono affatto l'opposizione: «Una maggioranza seria, degna di tale nome e non asservita ai ricatti isolazionisti della Lega, avrebbe dovuto favorire una sola mozione che fosse espressione unitaria dell'intero Parlamento», afferma una nota del coordinamento nazionale del Terzo Polo che sottolinea le «evidenti divisioni all'interno del Governo che hanno costretto ad assistere a un'umiliante pantomima tra Bossi e Berlusconi con un compromesso sui tempi della missione che fa perdere ulteriormente credibilità all'Italia di fronte alla Nato e all'Onu».
Nello stesso comunicato il Terzo Polo fa sapere che voterà la propria mozione e quella del Pd. Lo stesso faranno i democratici che però stanno mettendo a punto dei ritocchi al testo già depositato: un po' per divisioni interne un po' per tentare di ottenere il voto dell'Italia dei Valori. Circostanza che il presidente dei deputati dipietristi, Massimo Donadi, non esclude.
- 07/05/2020 Libia, il Premier Sarraj discute il rilancio dei negoziati dopo lo stallo dell'offensiva
- 20/04/2020 Libia, il Covid-19 non ferma gli scontri. Haftar in difficoltà
- 18/02/2020 Libia, la soddisfazione di Luigi Di Maio: «Nuova missione navale, l'Ue ora ascolta l'Italia»
- 17/02/2020 Sarraj: «La chiusura dei siti petroliferi porterà a una catastrofe che colpirà tutti»