Maroni a Berlusconi: Lega non cambia idea, Bossi dà la linea
Il Ministro dell'Interno a «Libero»: Non siamo in Parlamento per schiacciare pulsanti
ROMA - «No alla guerra, no al bombardamento. E' una decisione sbagliata che avrà come conseguenza certa un'ondata di immigrati mandati da Gheddafi o che scappano dalla guerra, e come conseguenza incerta la fine del regime». Intervistato da Libero, il ministro dell'Interno Roberto Maroni tiene ferma la posizione della Lega sulla Libia e sottolinea la 'sorpresa' del Carroccio davanti al cambio di rotta: «Nell'ultimo consiglio dei ministri Berlusconi aveva aveva frenato La Russa, che aveva proposto di partecipare ai bombardamenti».
«NON CAMBIAMO LINEA» - Berlusconi «ha deciso senza consultare nessuno - ha aggiunto Maroni -. Inopinatamente. Noi manteniamo la nostra posizione, non cambiamo idea da un giorno all'altro» e in questo senso il dibattito in Parlamento «sarà l'occasione di dire la nostra posizione». Il voto? «Sembra che ci sarà, l'opposizione pare che lo richieda. Fino ad allora non vedo la possibilità per noi di cambiare la nostra linea che è stata dettata da Bossi». La Lega, conclude Maroni, «non può accettare qualunque cosa, anche quelle su cui è contraria. Non siamo lì solo per portare voti e schiacciare il pulsantino. Siamo partner del governo, chiediamo di essere coinvolti e condividere le decisioni. In questo caso le alternative non sono state seguite. Vediamo cosa accadrà nel prossimo consiglio dei ministri».
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