Consiglio di difesa: Dall'Italia contributo attivo a Nato-Onu
Nella riunione di oggi al Quirinale si è discusso di misure per profughi e rischi crisi
ROMA - L'Italia farà la sua parte, dando un contributo «attivo» alle decisioni della comunità internazionale sulla situazione che si è creata in Libia. Lo ha stabilito il Consiglio supremo della Difesa che oggi si è riunito al Quirinale per oltre due ore alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del premier Silvio Berlusconi e dei ministri Frattini, Maroni, La Russa, Tremonti e Romani oltre che ai rappresentanti delle forze armate.
IL COMUNICATO - «L'Italia - si legge nel comunicato finale - è pronta a dare il suo attivo contributo alla migliore definizione ed alla conseguente attuazione delle decisioni attualmente all'esame delle Nazioni Unite, dell'Unione Europea e dell'Alleanza Atlantica».
Il Consiglio supremo della Difesa ha esaminato la situazione venutasi a creare a seguito dei rivolgimenti popolari verificatisi in numerosi Paesi dell'Africa e del Medio-Oriente allargato, con particolare attenzione agli eventi che hanno interessato la sponda Sud del Mediterraneo. «In tale quadro, per quel che concerne specificamente la crisi libica - spiega la nota -, sono state valutate le misure adottate e quelle in approntamento per il soccorso dei profughi e la loro evacuazione. Sono state altresì discusse le predisposizioni attivate, sul territorio nazionale e nella regione interessata, per far fronte ai prevedibili sviluppi della crisi ed agli eventuali rischi che ne potrebbero derivare».
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