19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Berlusconi e il sexy-gate

Fini: «Non ci sono precedenti, la Giunta Regolamento approfondisca»

«Per prassi è l'ufficio di Presidenza che fa da filtro per l'Aula»

ROMA - La richiesta di sollevare un conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato contro i magistrati milanesi che hanno rinviato a giudizio Silvio Berlusconi per il caso Ruby «non è riconducibile in maniera immediata ai precedenti in materia» quindi il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha ritenuto «opportuno che la questione sia oggetto di approfondimento in sede di Giunta per il Regolamento affinché la Presidenza possa disporre di tutti gli elementi utili per definire la procedura da seguire in riferimento alle prerogative dell'Ufficio di presidenza e dell'Assemblea». E' il ragionamento fatto da Fini nel corso dell'Ufficio di presidenza di oggi.

La Giunta per il Regolamento:, ha informato la terza carica dello Stato, sarà quindi convocata «orientativamente nel corso della prossima settimana, una volta concluso l'esame presso la Giunta per le Autorizzazioni».

Il presidente della Camera ha fatto anche presente che «la consolidata prassi procedurale in ordine ai conflitti di attribuzione prevede che nel caso in cui si tratti di valutare se elevare o meno un conflitto da parte della Camera nei confronti di altro potere dello Stato è riconosciuto all'Ufficio di presidenza un ruolo di 'filtro'; ragione per cui la valutazione negativa operata da parte di tale organo ha condotto in passato alla mancata sottoposizione della questione all'Assemblea».