Il Tribunale di Milano: la competenza è nostra. Ma ora la parola passa al Gip
I Pm: non utilizzeremo le intercettazioni dove compare il Premier. Berlusconi: «Della giustizia penale oggi non parlo per amore di patria»
MILANO - Con un comunicato ufficiale la Procura di Milano rende noto di aver depositato la richiesta di rinvio a giudizio con rito immediato per Silvio Berlusconi in relazione ai reati di concussione e prostituzione minorile. Nel comunicato il capo della Procura Edmondo Bruti Liberati spiega: «Quest'ufficio ha ritenuto di non doversi discostare dalla linea costantemente seguita a Milano in tema di richiesta di giudizio immediato anche per reati connessi, essendo pienamente assicurate le garanzie di difesa».
Nel comunicato si dice che la decisione è stata assunta nonostante vi fosse un'unica sentenza della Cassazione «apparentemente di segno contrario, ma che in realtà riguarda una ipotesi di collegamento probatorio e non di connessione di reati». La procura ha anche trasmesso al gip una memoria in cui spiega perché la concussione non è di competenza del Tribunale dei ministri. Inoltre i pm non chiederanno alla Camera l'autorizzazione a utilizzare le telefonate in cui compare l'indagato onorevole Berlusconi. Le ultime righe del comunicato della Procura spiegano che non vi è stata alcuna trasmissione di atti con i colleghi di Napoli e che non sono previste attività di indagine comuni.
NELLE MANI DEL GIP ANCHE GLI ATTI DELLA DIFESA DEL CAVALIERE - La decisione del Gip Cristina Di Censo sulla richiesta di rinvio a giudizio con rito immediato per Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile è attesa entro la prossima settimana. In questi casi il gip ha cinque giorni di tempo per decidere ma il temine non è tassativo.
Il gip per decidere ha a disposizione anche i risultati delle indagini difensive depositati dai legali di Berlusconi in procura e che l'ufficio dei pm ha trasmesso al giudice.
BERLUSCONI: OGGI MEGLIO TACERE - «Per amor di patria oggi non parliamo di giustizia penale...». Con queste parole, durante la conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri, il presidente del Consiglio ha brevemente accennato alla vicenda Ruby, negli stessi minuti, peraltro, in cui la Procura di Milano ha depositato la richiesta di rito immediato nei suoi confronti.
I MILITANTI DEL PDL: SILVIO RESISTI - Una cinquantina di militanti del Pdl con un gazebo, cartelli e striscioni esprimono solidarietà a Silvio Berlusconi indagato nella vicenda Ruby. «Silvio resistere, resistere, resistere» hanno scritto i simpatizzanti del Cavaliere di Arcore. Un altro cartello dice: «La politica si fa con le urne non con i magistrati». I militanti sono intorno al gazebo di fronte al palazzo di giustizia e nei pressi c'è anche un cordone dei carabinieri.
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