Alfano: il caso Ruby non cancella il rapporto con la Chiesa
Il Ministro della Giustizia Angelino Alfano: «Abbiamo sempre difeso i valori e i princìpi Cristiani. Si sapeva che una parte del mondo cattolico ci è ostile»
ROMA - Chi pensa che la vicenda-Ruby possa allontanare la Chiesa e il mondo cattolico dalla maggioranza di centrodestra commette un errore, secondo il ministro della Giustizia Angelino Alfano. Parlando alla presentazione dell'ultimo libro di Massimo Franco, Alfano afferma: «Le vicende di questi ultimi 16 giorni non credo cancellino gli ultimi 16 anni. Il rapporto (con il Vaticano, ndr) rispetto ai valori resta saldo perchè come governo abbiamo tenuto su alcuni valori che riteniamo centrali, come ad esempio la difesa della vita: ricordo il caso Englaro...».
Alfano riconosce che il presidente della Cei Angelo Bagnasco ha pronunciato «giudizi severi», ma sottolinea che il richiamo era rivolto a tutta «la politica italiana, non ha fatto sconti a nessuno». Del resto, ricorda il ministro, «la Chiesa non lavora su prospettive di breve termina, la Chiesa per la salvezza delle anime. Chi crede il voto cattolico possa cambiare orientamento avendo letto i giornali negli ultimi 15 giorni, commette un gravissimo errore».
Conclude Alfano: «Il governo e la coalizione di cui faccio parte hanno difeso princìpi e valori nella battaglia politica e con i disegni di legge che incrociano la sensibilità del mondo cattolico. Se poi vogliamo affermare che una parte del mondo cattolico ci è stata ostile fin dal primo giorno... Non dovevamo aspettare queste vicende per scoprirlo».
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