Granata (Fli): sembra un film di Alvaro Vitali
Il finiano: «Se Berlusconi fosse un cantante non sarebbe stato invitato a Sanremo»
ROMA - «Le perplessità possono anche trovare accoglienza ma ci sono centinaia di pagine di intercettazioni e riscontri oggettivi: è una questione che va oltre Berlusconi». Lo afferma il finiano Fabio Granata ospite stamattina a Omnibus, su La7.
«Di fondo la credibilità ha subito un colpo gravissimo - prosegue - perché al di là della valutazione sui metodi bisogna soffermasi sulla sostanza. Se c'è un complotto, Berlusconi deve spiegare all'opinione pubblica cos'è successo. Si tratta di una corte decadente in cui c'è perfino la cresta fatta da Emilio Fede su soldi prestati. Scene dal mondo dei film di Alvaro Vitali degli anni '70. Non è possibile che un presidente del Consiglio abbia un centinaio di telefonate con una sedicenne. Se fosse un cantante non sarebbe stato invitato a Sanremo. L'imbarazzo di fronte a ciò che emerge mi sembra una posizione legittima».
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