18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Il Pdl si schiera con il Premier

Cicchitto: «Questo non è un blitz giudiziario, è un blitz militare»

Ma l'opposizione replica: «Prove schiaccianti, ovunque nel mondo si sarebbe già dovuto dimettere»

ROMA - «E' evidente che più che un blitz giudiziario, quello che si sta realizzando nei confronti del presidente Berlusconi è un blitz militare. Chiunque sia andato ad Arcore è stato seguito, schedato, intercettato». Lo afferma il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, conversando con i giornalisti alla Camera.

E’IN BALLO LA LIBERTA’ DI TUTTI - «E' chiaro che è in atto - aggiunge - una operazione di destabilizzazione. In ballo non c'è soltanto Berlusconi, ma libertà elementari che riguardano ognuno di noi.. Cicchitto spiega che si tratta di un fatto «gravissimo» a cui sarà data una «risposta», anche se riferisce che per ora tale risposta consisterà nel «sollevare la questione perché in Italia si apre un problema di libertà».

MORATTI: PROVO AMAREZZA DAVANTI ALLA PROSTITUZIONE - Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha dichiarato di provare «amarezza» di fronte alla prostituzione, definendola «un atteggiamento che può derivare da problemi personali che non mi permetto di giudicare». La Moratti, parlando a margine di un convegno sulle donne organizzato dal periodico Ella in Bocconi, ha poi aggiunto di sentire il dovere, come sindaco, «di mettere in atto politiche per aiutare chi ha commesso errori e a comportamenti contrari alla dignità delle donne».

ROTONDI: IL PDL DENUNCI L’ATTIVITÀ’ SOVVERSIVA DIETRO LE INTERCETTAZIONI - «Penso che il PdL abbia il dovere di denunciare l'attività eversiva sottesa a intercettazioni di massa dei frequentatori del premier». Lo afferma in una nota il ministro per l'Attuazione del programma, Gianfranco Rotondi, in merito alla vicenda Berlusconi-Ruby.
«Lo fecero - ricorda - i capigruppo della Dc Bianco e De Rosa all'alba di Tangentopoli e contro lo stesso ufficio giudiziario che impegna oggi mezzi degni della lotta ai capimafia per vicende tutte da chiarire».

FRANCO (PD): BERLUSCONI INDICA ALLE GIOVANI LA VIA DELLA PROSTITUZIONE - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nuovamente nel mirino delle polemiche delle opposizioni: «Le ultime notizie relative alle intercettazioni aggravano di ora in ora il quadro del 'caso Ruby', sul quale ovviamente sarà la magistratura a fare chiarezza», afferma in una nota la senatrice del Partito democratico Vittoria Franco. «Ciò che emerge con evidenza, tuttavia, è che siamo di fronte - aggiunge - a ipotesi che riguardano comportamenti e reati di una gravità inaudita, alla dissoluzione dell'etica pubblica».

AVEVA RAGIONE LA LARIO - «Purtroppo - prosegue Vittoria Franco - assumono oggi ancora più significato le parole di Veronica Lario quando parlava delle 'vergini che inseguono il drago' e di 'ciarpame politico'. Stiamo infatti parlando non solo di soubrette e veline ma anche di donne poi candidate dal premier ed elette nelle istituzioni. In un paese normale sarebbe bastato molto meno per le dimissioni. Non possiamo - conclude - tenere a capo del governo una persona su cui pende l'accusa di prostituzione minorile».

CASOLI (PDL): NESSUNO HA LA MORALITA’ PER GIUDICARE L’UOMO BERLUSCONI - «Il popolo valuterà con il voto, e a scadenza naturale, se il politico Berlusconi avrà rispettato una buona parte dei patti presi con gli elettori nel 2008. Nessuno invece oggi, in Italia e nel mondo, possiede la patente di moralità per poter giudicare l'uomo Berlusconi, una persona unica che è sottoposta a pressioni inimmaginabili di fronte alle quali i politicanti dell' opposizione sarebbero scappati a gambe levate». Lo afferma in una nota Ruby Francesco Casoli, vicecapogruppo del Pdl al Senato in merito al caso Ruby.

PALOMBA (IDV): NELLE CARTE ELEMENTI SCHIACCIANTI - Nel dossier inviato dalla Procura di Milano alla Camera dei deputati sul caso-Ruby ci sono «elementi di prova assolutamente schiaccianti» a carico del premier e a questo punto Silvio Berlusconi dovrebbe dimettersi. Lo dice Federico Palomba, deputato di Idv e componente della Giunta per le autorizzazioni a procedere che deve decidere se autorizzare o no la perquisizione della casa del premier: «Resta una soluzione, Berlusconi si deve dimettere, deve avere il pudore di non trascinare l'Italia nel baratro».

NAPOLI (PDL): LA SOLITUDINE DI UN UOMO NON E’ REATO - Le palate di fango rovesciate dalla procura di Milano nulla aggiungono e nulla tolgono a quanto già era stao ampiamente anticipato dai giornali. Il contorno umano, a volte improvvisato ma più spesso smarrito, che frequentava Arcore è stato intercettato mentre si scambia impressioni e giudizi, intenzioni e propositi di arricchimenti più o meno facili alle spalle del premier. Come si è comportato Silvio Berlusconi? Nulla si sa dalle intercettazioni, perché le intenzioni o i propositi del premier vengono spiegati attraverso il racconto non si sa quanto veritiero fatto da altri». Lo sottolinea il Vicepresidente dei deputati Pdl Osvaldo Napoli.

MIGLIAVACCA (PD) : VICENDA SEMPRE PIÙ UMILIANTE PER IL PAESE - La vicenda Ruby è sempre più «umiliante per il Paese». Il Pd, attraverso il coordinatore della segreteria Maurizio Migliavacca, commenta così il dossier della Procura di Milano all'esame della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera dei deputati. «Quel che emerge dalle ultime informazioni sul caso Berlusconi-Ruby - dice Migliavacca - mostra un quadro umiliante per le persone coinvolte ma soprattutto per il Paese, anche al di là degli aspetti giudiziari e della rilevanza penale o meno dei fatti.
L'approdo in Parlamento dei documenti inviati dalla Procura della Repubblica di Milano sul caso Berlusconi consentirà comunque alle forze politiche di esprimersi, di discutere queste penose vicende, di pronunciarsi con chiarezza».