Rete di spaccio nel Napoletano, politico referente dei clan
In carcere Gaetano De Simone, 22nne consigliere Pdl di Cercola. Indagata anche una ragazza minorenne impiegata come vedetta
NAPOLI - Il consigliere comunale di Cercola Gaetano De Simone, 22 anni, è uno degli otto destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere (7 in carcere e una ai domiciliari) eseguita dai militari della Compagnia di Torre del Greco nei confronti di altrettanti capi, affiliati e fiancheggiatori dei Fusco-Ponticelli, costola del clan Sarno, attivo nell'aria orientale del capoluogo campano. I reati contestati dal gip del Tribunale di Napoli sono associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti aggravata dal metodo camorristico per sei degli indagati.
De Simone, eletto nel maggio 2008 nelle fila del Popolo della Libertà ed esponente della maggioranza, è ritenuto dagli investigatori un elemento di spicco dell'organizzazione criminale ossia il collegamento tra il clan e gli spacciatori di droga al dettaglio. Il giovane politico è anche nipote di Achille De Simone, consigliere comunale di Napoli, arrestato il 26 novembre 2006 perché accusato di associazione camorristica.
L'operazione, denominata 'o ciore' (fiore, ndr) in riferimento al termine con il quale veniva chiamata la droga, si è sviluppata tra il febbraio e il settembre 2008 e si è basata su intercettazioni telefoniche e ambientali, monitoraggio delle piazze di spaccio e grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. (segue)
LeLe indagini hanno consentito di documentare la struttura e il funzionamento di una piazza di spaccio di cocaina e marijuana, realizzata alla periferia di Cercola, aperta nelle ore serali, con vedette e spacciatori che prestavano servizio con regolari turni, per un volume di affari complessivo stimato intorno ai mille euro al giorno. E' stato, inoltre, possibile accertare le modalità con le quali il sodalizio garantiva il sostentamento agli affiliati. Nel corso delle indagini sono state arrestate due persone, denunciate altre due, segnalati 20 assunti di sostanze stupefacenti e sequestrata della droga.
Degli otto destinatari del provvedimento, due sono già detenuti in seguito a operazioni pregresse, in particolare i fratelli Pietro ed Egidio Fusco, ritenuti a capo dell'omonimo clan. Arrestati, invece, alcuni esponenti di spicco dell'organizzazione criminale: Salvatore Riccardi, Antonio Rea e Gennaro Riccardi. Altre persone, infine, sono indagate tra cui una ragazza minorenne, probabilmente impegnata con funzioni di vedetta, per la quale è stata disposta la trasmissione degli atti alla competente Procura della Repubblica per i minorenni.