Gli investigatori ripercorrono i luoghi del delitto
Lo Zio Michele insieme agli inquirenti a «spasso» per Avetrana. Si attendono nuovi interrogatori
TARANTO - Zio Michele sta portando gli investigatori sui luoghi dove il 26 agosto scorso venne uccisa la nipote Sarah Scazzi. L'uomo, che in un primo momento aveva confessato di essere lui stesso l'omicida della nipote e di averla anche violentata da morta, poi ha progressivamente cambiato versione. Lo scorso 15 ottobre aveva accusato, chiamandola in correità, la figlia Sabrina. Ieri sera la svolta, di certo quella definitiva, nella quale il contadino di Avetrana ha raccontato con minuzia di particolari come si sono svolti i fatti in quel tragico pomeriggio.
Da quanto apprende ApCom da fonti qualificate l'uomo avrebbe inchiodato alle sue responsabilità anche altre persone che presto potrebbero essere sentite dagli investigatori. Gli inquirenti in questo momento stanno valutando il racconto di Michele Misseri anche con l'aiuto del sopralluogo ripercorrendo quanto avvenne nel pomeriggio del 26 agosto.
Intanto gli specialisti dei Ris si stanno concentrando sulla villetta di via Deledda dove secondo gli investigatori si sarebbe consumato il delitto, che Michele Misseri aveva inizialmente dichiarato essere avvenuto in cantina.
Attesi nuovi interrogatori - Gli inquirenti che hanno sempre pensato che nel racconto di Michele qualcosa non quadrasse, ora avrebbero le chiavi per chiudere definitivamente il cerchio sui responsabili della morte di Sarah.
In questo contesto, non si esclude che nelle prossime ore Cosima Serrano, moglie di Michele e mamma di Sabrina possa essere nuovamente ascoltata dagli inquirenti, questa volta però non come persona informata sui fatti, ma alla presenza di un legale. Ma la donna potrebbe non essere l'unica a finire sotto interrogatorio da parte di inquirenti e investigatori, decisi più che mai questa volta a scrivere la parola fine su questa terribile vicenda.