1 settembre 2025
Aggiornato 04:30
Terremoto Abruzzo

Berlusconi a Cialente: dimissioni scelta non opportuna

«Lasciando è possibile che la confusione e i problemi del territorio crescano. Sempre coinvolto in ogni decisione, anche in nomina Cicchetti»

ROMA - Il Governo manterrà tutti gli impegni presi affinché la ricostruzione in Abruzzo proceda in tempi «assolutamente rapidi» ma, «pur rispettando la volontà» di Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila e ormai ex vice commissario alla ricostruzione da poco dimessosi in polemica con la nomina di un altro vice, «di recedere dall'incarico, che auspico possa essere rimeditata, mi permetto di dissentire circa l'opportunità della scelta, proprio in considerazione dell'interesse della popolazione aquilana che ella afferma, invece, di voler tutelare». Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha inviato una nota al sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, in merito alle dimissioni rassegnate lo scorso 22 settembre dall'incarico di vice-commissario vicario per la ricostruzione post terremoto dallo stesso Cialente.
Il premier ha espresso la propria gratitudine per il lavoro svolto fino ad oggi dal sindaco, ma anche sorpresa per la decisione di lasciare l'incarico di vice commissario proprio in un momento così cruciale per la città de L'Aquila nel quale occorre fare appello allo spirito di collaborazione e di solidarietà.
«Rimettendo il proprio incarico - scrive ancora Berlusconi - dimentica la lezione del passato ed apre di fatto una stagione nella quale potrebbe accadere che i problemi e la confusione aumentino a danno del processo di ricostruzione del territorio abruzzese».

«SISTEMATICAMENTE COINVOLTO» - Berlusconi sottolinea nella sua lettera come lo stesso Cialente sia stato «sistematicamente coinvolto» dagli uffici della protezione civile, «non solo nelle scelte strategiche per l'assistenza alla popolazione ma anche nella redazione dei testi normativi attraverso i quali si è inteso assicurare le risorse finanziarie occorrenti e l'apparato regolatorio per garantire la sollecita attuazione della ricostruzione». Questo, puntualizza Berlusconi, è quanto avvenuto «del resto anche in occasione della previsione della nomina del dottor Cicchetti quale vice commissario contenuta in una recente ordinanza di protezione civile».
«Mi viene infatti riferito - scrive il presidente del Consiglio - che l'ultima stesura dell'ordinanza che prevede la nomina del Cicchetti è stata concordata con Lei, accogliendo integralmente le obiezioni da Lei formulate. Non comprendo, pertanto, a quale confusione faccia riferimento, essendo ben evidente che l'incarico del dott. Cicchetti è di mero supporto all'azione del commissario delegato, le cui competenze sono state da Lei condivise fin dal primo momento». Il premier ricorda infine che «l'esperienza del passato insegna che il successo della ricostruzione dopo le grandi calamità naturali che hanno colpito il nostro Paese dipende, prevalentemente, dalla qualità dell'impegno degli Enti territoriali che vi sono coinvolti, i cui rappresentanti - conclude - devono però mostrare il coraggio di operare nell'esclusivo interesse dei cittadini mettendo, se necessario, in disparte, le ideologie o le appartenenze politiche».