Piemonte, il riconteggio voti non paralizza la Regione
Consiglio di Stato: la verifica da fare «col contraddittorio tra le parti»
TORINO - La Regione Piemonte non è ingovernabile durante il riconteggio dei voti stabilito dal Tar del Piemonte, con il dispositivo dell'udienza del 16 luglio. E' questo il punto fondamentale con cui il Consiglio di Stato ha rigettato l'istanza di sospensiva cautelare presentata dall'attuale presidente della Regione Piemonte Roberto Cota. Nell'ordinanza, firmata dal collegio presieduto da Stefano Baccarini, si specifica che il riconteggio «non è in grado di paralizzare o anche solo di ostacolare il corretto funzionamento degli organi di governo della Regione Piemonte».
Via libera, dunque, al riconteggio delle 15mila schede elettorali delle liste 'Al centro con Scanderebech' e 'Consumatori', liste contestate dai ricorrenti di centrosinistra. Il Consiglio di Stato, però, ha precisato che la verifica dei voti «deve essere effettuata col contraddittorio tra le parti» e, come previsto, «rinvia ogni statuizione sul merito», visto che non sono ancora uscite (probabilmente saranno rese note domani) le motivazioni del dispositivo che ha ordinato il riconteggio.
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