25 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Inchiesta G8

Cassazione: sistema di potere spregiudicato

Difensori: comprovata titolarità magistrati romani a procedere

ROMA - La 'cricca' si caratterizza per una «utilizzazione spregiudicata di un sistema di relazioni professionali e personali che ha realizzato una rete di interessi intrecciati». I giudici della VI sezione penale della Cassazione non hanno dubbi sul ruolo di chi è coinvolto nell'inchiesta sull'appalto della scuola marescialli di Firenze. Nelle motivazioni della sentenza numero 23427 i giudici della Suprema Corte, spiegano perché lo scorso 10 giugno è stato deciso il trasferimento dell'inchiesta a Roma con la conferma delle misure cautelari per Fabio De Santis, Francesco De Vito Piscicelli e Guido Cerruti.

Le dazioni, il passaggio di beni o utilità secondo il codice, sono avvenute a Roma. Così è successo per l'orologio regalato dagli imprenditori a De Santis e la nomina dello stesso funzionario a provveditore interregionale per le opere pubbliche «quale utilità che costituisce corrispettivo per l'attività illecita (l'assegnazione degli appalti) e strumento per proseguirla». Inoltre, sempre a Roma, si sono svolti alcuni incontri per far assegnare all'avvocato Cerruti un incarico di consulenza da parte della 'Btp, la Baldassini Tognozzi Pontello', l'azienda di costruzioni di Fusi interessata a riprendere i lavori alla scuola dei marescialli. Anche questa assegnazione è, per gli ermellini, «una utilità costituente corrispettivo per l'attività illecita relativa alla scuola marescialli e strumento per proseguirla».

I difensori degli indagati, sul punto, sottolineano: «Questi sono gli episodi che radicano la competenza dell'autorità giudiziaria romana e non quella delle toghe del capoluogo toscano». Rispetto alla «sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza» la Cassazione ribadisce che dagli atti dell'inchiesta si rileva «un sistema di potere in cui appare normale accettare e sollecitare utilità di ogni genere e natura da parte di imprenditori del settore delle opere pubbliche, settore nel quale quei pubblici ufficiali hanno potere di decisione e notevole potere di influenza, e gli imprenditori aspettative di favori, nel quale De Santis è, con altri, protagonista, De Vito Piscicelli in consolidato rapporto, Cerruti anch'egli in stabile e consolidato rapporto in particolare con De Santis e altri dei coindagati, disponibile a cogliere l'occasione palesemente anomala».