26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Intercettazioni

Fieg: Ddl intimidatorio, non tutela la privacy

«Ferma protesta» dagli editori: le sanzioni sono pesantissime

ROMA - La Federazione italiana editori di giornali (Fieg) esprime la «ferma protesta» per l'approvazione del ddl intercettazioni da parte del Senato. «Il testo licenziato dal Senato - afferma in una nota - non realizza l'obiettivo dichiarato di tutelare la privacy, ma ha semplicemente un effetto intimidatorio nei confronti della stampa».

«Ne sono dimostrazione - sostiene la Fieg - le pesantissime sanzioni agli editori. Queste sanzioni non sono un risarcimento e quindi non giovano a chi è citato negli articoli di stampa. Puniscono semplicemente l'editore per una responsabilità senza colpa, che non è in grado di evitare. Non è, infatti, possibile nè pensabile, se solo si conosce l'organizzazione di un giornale, che l'editore intervenga sul contenuto degli articoli o sulle fonti delle notizie».

«Poco o nulla - sottolinea ancora la Fieg - contiene il disegno di legge in funzione di prevenire la propalazione delle notizie riservate con strumenti oggettivi e validi per tutti. Gli editori denunciano all'opinione pubblica la gravità che tale intervento assume con riguardo ad un tema fondamentale della democrazia: la libertà di stampa e il diritto di cronaca».