19 agosto 2025
Aggiornato 05:30
La manovra

Calderoli insiste: sto con la gente, non con i superpagati

Il Ministro: «Sul calcio un sondaggio del Corriere dice che l'85,2% dei lettori è con me»

MILANO - «L'importante è stare dalla parte della gente e non di chi guadagna troppo». Il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, replica così alle critiche ricevute alla sua proposta di estendere ai calciatori «i sacrifici» in questo periodo di crisi, riducendo gli ingaggi. «Rispetto a tutti quelli che hanno risposto in maniera difforme - ha detto Calderoli a margine di un incontro a Palazzo Litta a Milano - mi consola che il sondaggio del Corriere dice che l'82,5% dei lettori è dalla mia parte. E questo mi basta».
A chi ha obiettato che gli alti ingaggi dei calciatori garantiscono anche alti introiti per lo Stato, Calderoli ribatte: «Ci mancherebbe altro che non pagassero le tasse». I calciatori, ha aggiunto, sono «superpagati rispetto ad altri sport».
Infine, un consiglio al presidente dell'Inter Massimo Moratti, riguardo l'acquisto di giocatori italiani: «Suggerisco per lo meno di cominciare».